
Sacripanti, Venerandi e Magnifico con Mirko Marcolini di K-Sport
A cinque giorni dall’inizio del campionato - domenica esordio a Lecce contro Nardò di coach Dalmonte - potrebbe essere di grande utilità allo staff tecnico l’accordo presentato ieri pomeriggio all’Hotel Baia Flaminia con K-Sport di Mirko Marcolini, una realtà tutta pesarese che sta spopolando nel mondo del calcio (80 club utilizzano questo metodo, compresi quelli di serie A) ed ora vuole affermarsi in quello del basket.
"Si tratta di un sistema molto semplice: un’antenna collega il dispositivo col giocatore e ci permette di avere in tempo reale i suoi dati durante l’allenamento - spiega Roberto Venerandi -. Questo aiuta me come preparatore ma non solo: l’intero staff può valutare se ciò che avevamo teorizzato prima della seduta si è davvero realizzato e consente al giocatore stesso di valutare la sua prestazione, se ha dato il 100% o il suo fisico gli avrebbe permesso anche di più. ll device registra accelerazioni, decelerazioni, i salti, i picchi di alta intensità che riescono ad esprimere e ci dà la somma del carico di lavoro sostenuto".
Walter Magnifico, presente alla conferenza stampa, ammette che gli sarebbe piaciuto poter avere questa strumentazione ai suoi tempi "per capire quanto avrei potuto crescere dal punto di vista atletico". Poi dice la sua sul momento della squadra: "Ai risultati del pre-campionato non ho mai dato molto peso nemmeno quando giocavo - spiega il brand ambassador della Vuelle -. Do molto peso, invece, alle verifiche dello staff tecnico su come vengono assimilati i principi di gioco e le collaborazioni tra i giocatori. In un periodo in cui la forma non è ancora al top, soprattutto in una squadra tutta nuova come la nostra, possono verificarsi maggiori alti e bassi, ma non sono preoccupato anche se tutti vorrebbero vedere girare la squadra a mille già ora". Magnifico sottolinea che "i ragazzi stanno lavorando con grande attenzione e hanno ancora un po’ di carichi di lavoro da smaltire. So bene che domenica inizia il campionato e che bisogna essere pronti, anche perché nei primi due mesi ci sono 14 partite... ma sono sicuro che lo saremo". Invita poi a non sottovalutare nessuno degli avversari: "Immagino che i tifosi, abituati a vedere magari gente come Shengelia, si sorprendano che giovani a loro sconosciuti facciano delle grandi prestazioni. Ma questo è un campionato che non conosciamo, con talenti che sgomitano con l’obiettivo di costruire il loro futuro. E se stanno giocando tanto in A2 male non sono di sicuro, quindi guai a snobbarli. Anche se la qualità del gioco in questa lega è inferiore, agonismo ed agressività sono notevoli ed è anche su questo che dovremo misurarci".
Elisabetta Ferri