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Leka, un fiume in piena: "Sento chiacchiere da bar"

Il coach: "Bisogna cambiare la cultura sportiva. Noi oggi bravi a fortunati"

Spiro Leka a terra, a fine partita, dopo un contatto con... Ape, la mascotte della Vuelle (foto Toni)

Spiro Leka a terra, a fine partita, dopo un contatto con... Ape, la mascotte della Vuelle (foto Toni)

Coach Leka è orgoglioso di come i suoi hanno ribaltato una partita già persa e vuole fare la rivoluzione. "Va cambiata la cultura sportiva, in questa settimana ho sentito dire che abbiamo battuto Cantù perché ci ha sottovalutato: questi discorsi ormai manco al bar si fanno più, questo è un campionato dove nessuno molla niente, è solo che a volte qualcuno gioca meglio di te e gli devi stringere la mano. Torino all’intervallo aveva una percentuale da tre punti di 11/16, qualcuna per demerito nostro perché all’inizio gli abbiamo lasciato troppo spazio, ma poi è stato chiaro che stavano giocando una partita fantastica e faccio i complimenti a Boniciolli perché vanno a mille all’ora. Conosco Montano da molti anni, so che è un bel tiratore ma non lo avevo mai visto così lucido nelle scelte, si vede che lavorano bene. Detto questo, ce la siamo meritata perché non ci siamo mai arresi, potevamo prendere un’imbarcata invece siamo riusciti a ribaltarla. Poi siamo stati anche fortunati, ma la fortuna te la devi andare a cercare".

Poi elogia i suoi ragazzi: "I numeri non dicono sempre tutto, perché ad esempio tutte le cose che Parrillo fa non si leggono sullo score. Ma stasera sottolineo i 22 punti in contropiede, quando sono arrivato erano 2; sottolineo i 19 assist, prima non superavano gli 8. Ho cercato di coinvolgere tutti e questo è il vero passo avanti di questa squadra. Tutte le squadre che ho allenato le cose migliori le facevano quando riuscivano a trasmettere emozioni che in una città come questa è l’obiettivo primario".

Anche le parole di Boniciolli sono interessanti, sappiamo quanto l’ex coach della Vuelle sia una persona intellettualmente onesta. Ricorda che "anche noi abbiamo vinto una partita ai supplementari allo stesso modo a Bologna contro la Fortitudo con il fallo allo scadere di Bolpin su Schina". Perciò non contesta il fallo fischiato quasi allo scadere su Bucarelli, ma il fatto che "nel finale due decisioni sono state cambiate nel giro di un secondo: prima la rimessa era stata concessa a noi, poi è stata invertita e quando Bucarelli ha tirato non ho sentito fischi, tanto che mi ero già avviato verso Leka per stringergli la mano, poi invece ho visto che avevano concesso tre liberi. Voglio rivedere quel finale".

e.f.