
L'Ostetricia e Ginecologia di Pesaro registra un aumento del 6% nei parti, nonostante la tendenza nazionale alla riduzione della natalità. Grazie a nuove unità mediche e sinergie con il reparto di pediatria, si punta a offrire un servizio ostetrico di qualità e integrato.
C’è l’inverno demografico. C’è stato il Covid con la chiusura del reparto. Eppure, lentamente, sono tornati a crescere i parti all’Ostetricia e Ginecologia di Pesaro. Lo comunica una nota dell’Ast, che parla di un 6% in più registrato nel trend rispetto a 2023. Di questi tempi, una performance di tutto rispetto. "Dopo gli sforzi – spiega Claudio Cicoli, direttore dei reparti di Fano e Pesaro – l’Ostetricia ha puntato alla nuova piena acquisizione del miglior servizio ostetrico possibile. Nonostante il trend nazionale di natalità in riduzione, a Pesaro, nel corso del 2024 si sta assistendo a un trend di crescita che sta premiando lo sforzo organizzativo dell’equipe, nonostante la diffusa riduzione di natalità comune a tutti i reparti di ostetricia della regione. Inoltre proprio in questi mesi abbiamo avuto diversi innesti di unità mediche di supporto che prima mancavano, fondamentali per permettere una nuova organizzazione che a breve permetterà la presa in carico della donna in gravidanza, garantendo a tutte le tre ecografie ostetriche nel primo trimestre (in genere tra la 11ª e la 13ª settimana), nel secondo (a 19-22 settimane) e nel terzo trimestre (a 30-34 settimane)". Un problema, questo, sollevato da tanti, tra cui l’assessore Riccardo Pozzi.
Tra le modalità di parto, le mamme pesaresi apprezzano particolarmente quello in acqua, nella vasca realizzata all’ospedale di Pesaro nel 2001, oggi utilizzata dalle ostetriche quasi giornalmente. "Importante – aggiunge Cicoli – è anche la sinergia con il personale del reparto di pediatria, con il quale esiste un confronto quotidiano. Un altro importante risultato si avrà con il nuovo percorso di integrazione che vedrà il pieno coinvolgimento dei reparti ospedalieri con i consultori sul territorio, affinché si arrivi ad avere una gestione integrata e complessa di tutti i percorsi". "L’attenzione alla salute delle donne e dei futuri nascituri sono per noi prioritarie", chiosa l’assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
b.i.