Lutto per il ciclismo, malore mentre pedala: addio a Vincenzo Mancini

L’episodio nei giorni scorsi all’Apsella mentre era in bici con i compagni. Era un ex agonista anche di bike e animatore del gruppo amatoriale Compact.

Una immagine emblematica di Vincenzo Mancini, in sella alla sua bicicletta: un grande amore per due ruote il suo

Una immagine emblematica di Vincenzo Mancini, in sella alla sua bicicletta: un grande amore per due ruote il suo

Pesaro, 17 aprile 2024 – Il mondo del ciclismo piange Vincenzo Mancini, ex agonista e grande appassionato delle due ruote, nonché animatore del gruppo amatoriale ciclistico Co mpact di Pesaro. Mancini avrebbe compiuto 75 anni il prossimo agosto e se n’è andato in circostanze drammatiche alcuni giorni fa. Mentre stava accompagnando il suo gruppo in uno degli itinerari che lui stesso ideava, si è infatti sentito male. Un malore in strada, in località Apsella, che, nonostante il pronto intervento dei suoi compagni di strada e del 118, si è rivelato letale. "E’ accaduto tutto improvvisamente – racconta Claudio Romani che fa parte del gruppo Compact e che quel giorno era in bici con Vincenzo Mancini e i suoi amici – eravamo partiti da Pesaro e avevamo percorso un tratto della Montelabbatese. Arrivati in località Apsella, Vincenzo si è fermato, dicendo che si sentiva poco bene. Lui guidava il gruppo e gli abbiamo detto che se tornava indietro saremmo tornati anche noi con lui. Tutto è accaduto in pochi minuti. Vincenzo ha accusato un malore e quando abbiamo capito che i segnali erano allarmanti, abbiamo chiamato l’ambulanza".

La morte di Vincenzo Mancini ha suscitato vasto cordoglio in tutti gli appassionati delle due ruote di Pesaro: "Era anche un giudice di gare ciclistiche", ricorda Daniele Domini. Romani invece ricorda la figura di "valido agonista prima su strada con il ciclismo e poi, fino al 2005, in mountain bike. Ma nonostante avesse abbandonato le gare, continuava ad andare in bicicletta e a pedalare con grande passione. Era lui l’animatore del gruppo Compact. Disegnava gli itinerari, i percorsi da vivere insieme diverse volte in settimana e il gruppo lo seguiva con grande interesse. Lui amava il ciclismo e lo dimostrava ogni volta che si metteva alla guida del gruppo e lo accompagnava per l’escursione che poteva avvenire anche tre, quattro volte alla settimana. Avevamo diversi punti di partenza per evitare traffico, tra Pesaro e Fano".

Non solo ciclismo. Vincenzo Mancini era anche apprezzato e conosciuto per la sua grande passione per la musica: "A volte – ricorda ancora Romani – suonava la fisarmonica con la quale faceva vivere agli amici momenti di allegria. Era una persona gioviale, che amava la compagnia e che stava volentieri assieme agli altri con l’accompagnamento del suo strumento musicale. Perdiamo un pesarese molto appassionato di uno sport vero come il ciclismo. Stavamo sempre attenti a evitare possibilmente le strade trafficate, ma non è bastato. E’una grande perdita per tutti".