L’effetto turistico di Pesaro Capitale della Cultura italiana si è sentito, eccome. Ma molto sul fronte degli stranieri e meno su quello degli italiani. In generale da giugno a settembre le presenze in tutta la provincia sono aumentate di circa il 3%, con l’arrivo degli stranieri che è salito dell’8,9%. Numeri che hanno consacrato il territorio di Pesaro e Urbino come quello con il maggior movimento turistico marchigiano nella stagione estiva appena passata (2,3 milioni di presenze). A dirlo sono i dati forniti dall’Osservatorio regionale del turismo. Viaggi che si sono concentrati soprattutto a Pesaro città, ma che hanno premiato anche Gabicce, Fano e Mondolfo, tutte e quattro nella top 15 delle mete regionali. Il capoluogo di provincia è salito a 129.905 arrivi, + 4,73% rispetto allo scorso anno, con le presenze che sono aumentate del 10,43%. Anche a Fano quest’ultimo dato è lievitato del 4,19% (arrivi -3,84%), stessa cosa per Gabicce (+15,81%, arrivi -5,11) e Mondolfo (12,18 in più per gli arrivi, +26,19% per le presenze). La Capitale della Cultura però è stata battuta da Senigallia come regina del turismo. Non tanto per gli arrivi, con la città dell’Anconetano sopra di 273 unità, ma perlopiù per le presenze, 120mila in più. Segno che i turisti hanno trascorso più notti nel comune alla foce del fiume Misa, colpito due anni fa dall’alluvione.
"Da Pesaro città ci aspettavamo il boom, molto di più. La provincia però è andata molto bene", dice Massimiliano Polacco, vice presidente vicario della Camera di Commercio delle Marche e direttore generale di Confcommercio Marche. Andando nei particolari, nel comune di Rossini ha fatto la differenza, rispetto allo stesso periodo del 2023, la voce stranieri. Da giugno a settembre ne sono arrivati 40.425 (+16,5%), con un numero di presenze che ha superato quota 200mila (+22,79%). Una cifra che stacca nettamente qualsiasi altra città in regione: i competitor sono tutti interni alla provincia, cioè Fano (90.615, +18,25%) e Gabicce (85.094, +7,74%). E chi ha avuto l’exploit più importante è stato il comune di Mondolfo, con ben il 39,4% in più di presenze straniere: nessuno è cresciuto di più tra le città maggiormente scelte dai turisti. Proprio Mondolfo ha avuto un aumento esponenziale anche per chi si è mosso dalle altre regioni italiane: gli arrivi nelle strutture ricettive sono saliti dell’11,56%, con le presenze su del 24,73%.
Ma chi è passato per la nostra provincia dove ha preferito dormire? Nel classico hotel o negli esercizi complementari come campeggi, villaggi, B&B o appartamenti in affitto? Nessuno ha fatto i numeri di Gabicce per quanto riguarda le presenze negli alberghi: 17,5% in più rispetto al 2023 nell’alta stagione. Un incremento fatto da 478.726 italiani (record regionale) e 79.308 stranieri. Gli ospiti internazionali hanno invece optato per gli esercizi complementari a Fano con oltre 63mila presenze in quattro mesi (+22,23%). A Pesaro il resto delle strutture ricettive ha ugualmente il segno positivo: +9,2% per gli arrivi, +10,43% per le notti trascorse. Invece, hanno scelto gli alberghi 102.329 persone (+3,58%), con le presenze cresciute del 10,42%. Ecco, proprio sugli hotel, nessuno ha riempito come la provincia di Pesaro e Urbino: con 1,36 milioni di presenze il settore è cresciuto del 15,48%. Per questo il prossimo obiettivo di Biancani è chiaro: destagionalizzare di più il turismo, per far sì che questi trend ci siano anche a ottobre o maggio. "È sulla bassa stagione che dobbiamo andare a rinforzarci. I nostri numeri estivi infatti non possono salire più di tanto, essendo queste le strutture a disposizione".