Magalotti contro tutti: "Mi sono stancato, non sopporto più i politici che abbiamo"

ll primario di senologia ha disertato ieri la Camminata in rosa. Era l’appuntamento annuale per la prevenzione del tumore al seno.

Magalotti contro tutti: "Mi sono stancato, non sopporto più i politici che abbiamo"

Il primario di senologia dell’Ast 1 Cesare Magalotti critico con la politica

FANO

Trecento persone hanno sfidato le intemperie ieri per lanciare il messaggio dell’importanza della prevenzione nella lotta al tumore al seno. C’erano tutti tranne il primario della Breast Unit Ast 1 Pu di Fano Cesare Magalotti, che è anche consigliere comunale di minoranza Pd. Un’assenza già registrata in occasione della presentazione di quest’evento messe in campo dall’amministrazione comunale di destra.

Perché non c’era alla camminatas dottor Magalotti?

"Sa, nella vita le cose cambiano. Probabilmente non mi andava".

Non pensa che il ruolo che ha di senologo… Ci interrompe.

"Io faccio il direttore. Domani mattina ho sette donne da operare e opero sette donne".

Ma il tumore femminile non è né di destra né di sinistra, o no? "Questo è un punto di vista sbagliato. Io non ho nessuna appartenenza politica".

Come no? E’ consigliere comunale eletto nelle fila del Pd

"Ha notato che sono già due volte che non vado al consiglio comunale?"

Se non ci va è un altro problema. Perché lei ha un mandato politico, che le hanno affidato i cittadini di Fano. E comunque quel mandato le è stato dato con una bandiera politica: quella del Pd.

"Sì, sì".

Quindi non è andato alla Camminata in Rosa perché l’organizzazione dell’evento non è del Pd?

"Ognuno interpreta le cose come vuole. La mia è stata una scelta personale".

Dettata da cosa?

"Forse ho prospettive diverse nella vita, no? Chissà".

Tutto legittimo. Ma la sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno, forse ha bisogno di essere sostenuta pubblicamente anche da lei, non crede?

"Il tumore femminile non c’è solo a ottobre, ma tutto l’anno. Io sono sempre in prima linea. Poi le ricordo che mesi fa sul Carlino mi hanno dato del disertore a Urbino, quando i numeri sono sovrapponibili all’anno prima. Che cavolo di Provincia è quella? Nessuno ha detto niente in quel caso"

Quella però è un’altra questione. I numeri sono sovrapponibili ma lei non va più a Urbino con la frequenza di prima.

"Io sono andato. Però sono il primario e decido io come gestire le situazioni. Io devo mantenere un risparmio di risorse economiche e umane. L’importante è che i numeri siano mantenuti". Sì, ma si può sapere semplicemente perché alla Camminata in Rosa c’erano tutti tranne lei e il Pd visto che gli anni scorsi c’erano.

"Vuole che le dica la verità? Mi sono stancato. Mi hanno fatto vomitare ormai. A Fano mi fanno vomitare. Gambini (sindaco di Urbino, ndr) ha detto che sono diventato famoso quando sono andato ad operare a Urbino. Magalotti era già famoso e portava la gente dalla Romagna a Urbino, per operarsi. La Foschi (assessore a Urbino, ndr) ha detto che hanno comprato la Osna perché io operassi a Urbino. Ma tra i due nomi che hanno firmato il capitolato, il mio non c’è. Tutte queste cose qui mi hanno stufato. Mi pare di essere nella Calabria di Cetto La Qualunque. A me della sinistra non mi frega niente. Metà di quelli di destra che siedono in Regione erano prima del Pci. Mi sono adeguato alla situazione. Sono un branco di imbecilli i marchigiani. Io non sono di ideale di sinistra… sono schifato dell’atteggiamento della vostra Regione".

Tiziana Petrelli