Maltempo sul Catria, il solito film Due strade chiuse, strage di animali

Anche per oggi è prevista l’allerta gialla. L’ira di Piccini (Cantiano): "Basta scaricabarile. Interventi subito"

Maltempo sul Catria, il solito film  Due strade chiuse, strage di animali

Maltempo sul Catria, il solito film Due strade chiuse, strage di animali

di Benedetta Iacomucci

Nell’entroterra martoriato, si incrociano le dita. Dura fino ad oggi, infatti, l’allerta meteo che da sabato tiene sotto scacco il territorio, con strade chiuse e animali morti per le scosse elettriche (il bilancio è di sei cavalli e due mucche folgorati, vedi altro servizio in Nazionale). Ieri i bollettini di pre-allarme diffusi dalla Protezione civile non hanno avuto le conseguenze nefaste dei giorni precedenti. Conseguenze con le quali si fanno ancora i conti: "Le strade che portano al Catria – dice Mario Primavera, dirigente del servizio Viabilità della Provincia – sono ancora tutte chiuse. Si tratta della Provinciale 113 ’Tenetra’, da Acquaviva di Cagli fino al rifugio Cotaline, che era stata ripristinata dopo l’ultima ondata di maltempo del 16 maggio; e la strada comunale ’delle Scalette’, che va da Serra Sant’Abbondio-Fonte Avellana, e sale fino alle Cotaline. Non sono percorribili, se non con un grosso fuoristrada, che sconsigliamo, o mezzi di soccorso, ma per fortuna non ci sono abitazioni e tutte le persone che erano al rifugio Cotaline sono state evacuate". Una ventina di persone, tra cui anche bambini molto piccoli, sorpresi in pochi minuti da una gragnòla di grandine e scosse. "Le due strade ancora chiuse sono imbrecciate – prosegue Primavera –, per cui la fortissima grandinata ha creato dei calanchi importanti. Appena finirà l’allerta meteo, interverremo per il ripristino". Precauzionalmente, anche la cabinovia che porta al rifugio Cotaline ieri è rimasto chiuso, così come il rifugio stesso. Se ne riparlerà il prossimo week end, assicura li gestore Michele Oradei.

Dal punto di vista della viabilità va segnalata anche la chiusura della strada da Chiaserna al Catria, al chilometro 6, ma quella era già interdetta dal 15 settembre per le precedenti follie del meteo. In tarda serata, intorno alle 22.30 circa di sabato, è stata invece riaperta anche la statale Flaminia, chiusa all’altezza di Cantiano per un pezzo di monte che è letteralmente franato giù aprendo una vera e propria ferita nella parete. Dice Filippo Bargelli di Anas: "Al momento tutte le strade sono transitabili sulla rete Anas. Il nostro personale nella notte tra sabato e domenica ha monitorato la situazione, e in questi giorni continueranno i rilievi geologici per valutare l’opportunità di interventi di protezione e consolidamento".

"Un inferno in pochi minuti – dice Damiano Bartocetti, dell’ufficio mobilità della Provincia che ha coordinato gli interventi – ma bisogna dare atto che la risposta è stata tempestiva e senza risparmio di risorse. Insieme ai vigili del fuoco, appena giunto l’allarme intorno alle 4, e con il coordinamento della Prefettura nel giro di tre ore avevamo sgomberato il rifugio insieme ai carabinieri. Importante anche la dotazione di mezzi: siamo arrivati in forze con due pale da cava più tre mezzi piccoli, in tutto 5 mezzi e due ditte coinvolte. Ora bisognerà sbrigarsi per sistemare le situazioni più critiche".

Intanto, per il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini, è un film già visto. "Non si può lasciare che un intero territorio si sgretoli e si comprometta l’incolumità dei residenti e dei passanti. I continui fenomeni metereologici che si stanno abbattendo sul comprensorio del Catria, evidenziano l’urgente necessità di intervento per la messa in sicurezza di un territorio che ha tutt’ora, a quasi 9 mesi dall’alluvione dello scorso 15 settembre, ferite aperte e tanti problemi irrisolti. Smettiamola di anteporre le questioni tecniche e burocratiche alla necessaria messa a terra delle risorse. Basta con i continui rimpalli di responsabilità. Occorre una forte volontà politica di superare i problemi. Ci rivolgiamo al presidente della Regione: dov’è la programmazione ordinaria degli interventi su questo territorio? Serve un piano organico di interventi di individuazione delle cause e di messa in sicurezza di cittadini, imprese e reti viarie".