ELISABETTA ROSSI
Cronaca

Maxi rissa a Marotta: restano in carcere i quattro arrestati

Secondo il giudice i quattro sono pericolosi e potrebbero rifarlo. L'albanese è accusato di tentato omicidio

Una scena della maxi rissa fuori dal locale

Una scena della maxi rissa fuori dal locale

Marotta (Pesaro e Urbino), 10 agosto 2021 - Sono soggetti pericolosi che, se lasciati liberi, tornerebbero di nuovo a delinquere. Restano in carcere i 4 arrestati per la maxi rissa di Marotta, culminata nell’accoltellamento di un senegalese, scoppiata domenica mattina all’alba nel parcheggio del Miu Disco Dinner. Il giudice Giacomo Gasparini oggi ha deciso di tenerli ancora a Villa Fastiggi, per il rischio concreto che possano reiterare il reato.

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Ha così accolto la richiesta avanzata dal pm Maria Letizia Fucci durante l’udienza di convalida di ieri. Rimane così in cella il presunto accoltellatore, l’albanese Franc Gjoni, 26 anni, cassintegrato, di Ancona, che qualcuno ha visto uscire dal locale col coltello in mano e la camicia sporca di sangue. All’interrogatorio di garanzia ha detto di aver trovato la lama in terra e che nel parapiglia generale aveva solo cercato di difendersi. Ma il gip, nella sua odinanza, gli contesta il tentato omicidio, rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.

In cella, in attesa degli sviluppi delle indagini, restano anche l’amico connazionale di Gjoni, Markeljan Sojati sempre di 26 anni, di Ancona, (nei video girati coi cellulari è quello che si fa scudo dall’assalto  dei nordafricani afferrando un carabiniere alle spalle), il senegalese Samba Diallo, 23 anni residente a Tolentino, (immortalato mentre picchia sia gli albanesi, che i carabinieri, oltre a danneggiare la gazzella) e il dominicano Manuel Felix Bueno. Per questi tre le accuse sono di rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. 

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