
Il Palamegabox sold out per Megabox-Milano
Megabox 2 Milano 3
MEGABOX: Bici 22, Feduzzi, Michieletto, Giovannini 5, De Bortoli (L), Candi 6, Torcolacci, Perovic 1, Kobzar 1, Weitzel 19, Sordoni (L) ne, Lee 22, Lazda, Carletti. All. Pistola.
MILANO: Cazaute 2, Gelin (L), Guidi ne, Heyman 1, Pietrini, Orro 3, Danesi 13, konstantinidou 2, Fukudome (L) ne, Kurtagic 8, Smerk, Sylla 15, Egonu 21, Daalderop 14. All. Lavarini.
Parziali: 21.25, 25.23, 14-25, 25-12, 12-15.
PESARO
Decimo tie-break stagionale e conquista dei playoff. La Megabox perde al quinto con la corazzata Milano, ma arpiona il punto necessario per qualificarsi alla griglia scudetto. Nel primo set il team del presidente Angeli tiene testa alla terza forza di campionato. Il parziale corre sull’equilibrio. C’è botta e risposta. Le lombarde si nutrono anche dei parecchi errori delle locali. Sul 12-12 di Bici c’è l’ultimo contatto tra le due formazioni. Egonu e compagne non scappano, ma restano con il muso avanti. Il 18-19 di un attacco out, riaccende le speranze. Poi un ace di Orro e un muro di Sylla spaccano in due il periodo. Due errori a rete delle biancoverdi in battuta danno una mano alle avversarie di portarsi sull’1-0.
Nel secondo le tigri aggrediscono subito (4-0). Le milanesi non ci stanno e prima impattano (5-5) e poi mettono la freccia (5-6). Sul 5-9 entra al palleggio Kobzar per Perovic. L’aggancio è a quota 11-11. Lee firma il sorpasso (12-11). Dal centro si scatena Weitzel e Candi picchia in coppia con Bici. Ed è proprio la numero uno delle padrone di casa a pareggiare i conti mettendo il suo sigillo sul 24-23 e 25-23. E’ 1-1. Il terzo è il tempo della débâcle. La Numia mette il turbo (1-5). La Vero Volley mantiene per tutta la frazione la distanza di sicurezza e va con un filo di gas. Sul 5 a 10 è già in un’altra dimensione. Con l’ace di Egonu dell’11-19 ormai il set è andato. Milano raggiunge anche il + 10 per un paio di volte (13-23 e 14-24) e chiude in scioltezza. Nel quarto si ribaltano le parti.
E’ la Megabox a dettare legge. Le milanesi guardano sempre la targa delle biancoverdi che giocano sul tappeto di velluto. Si va al quinto. Si procede punto a punto fino all’11-11. Poi le lombarde prendono il largo.
Beatrice Terenzi