
Montecopiolo è entrata in Emilia-Romagna ma oltre a lasciare la provincia di Pesaro e Urbino si è lasciata alle spalle anche i contributi che la Regione Marche aveva stanziato per il comune di confine. Parliamo di circa 200mila euro che, sommati ad altri disavanzi, ora stanno mettendo a rischio i bilanci di Montecopiolo che, come ha scritto il sindaco Pietro Rossi in una lettera aperta ai cittadini, "porta ora il comune in una potenziale situazione di dissesto economico".
Il contributo era inserito nel bilancio della Regione Marche 2020-2022. L’amministrazione Rossi è stata eletta nel 2019 in terra marchigiana mentre nel maggio scorso, dopo una battaglia decennale, il Senato ha approvato la secessione, confermando il passaggio in Emilia Romagna. "Al momento del nostro insediamento – ha continuato il sindaco nella sua missiva – si è evidenziato un disavanzo di 696mila euro, causato da attività amministrativa precedente alla nostra elezione. Una situazione difficilissima alla quale avevamo posto parziale rimedio intervenendo con gli amministratori regionali, chiedendo ed ottenendo dalla Regione Marche 200mila euro al fine di salvaguardare il comune dal dissesto economico. Il mese scorso la Regione Marche ha comunicato al commissario al cambio di regione la cancellazione del contributo di 200mila euro facendo così precipitare la situazione. Questa amministrazione ha difeso con forza e determinazione l’assoluta necessità di mantenere e ricevere il contributo indispensabile al bilancio comunale. Considerata la situazione economica però il venir meno del contributo regionale porta il comune di Montecopiolo in una situazione di potenziale dissesto economico. Le criticità descritte rendono difficile il percorso ma rimane salda la volontà e la forza di amministrare il comune per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati".
Andrea Angelini