AMEDEO PISCIOLINI
Cronaca

La neve non c’è più, impianti a secco in Appennino. Addio sci, si ripiega sul trekking

Francesco Martinelli, dal Monte Nerone: "Niente fiocchi neanche per i prossimi dieci giorni, ormai si può parlare già di stagione compromessa. Fermi i nostri 4 cannoni, puntiamo sulle camminate"

Monte Nerone (Pesaro Urbino), 6 gennaio 2023 - L’anticiclone africano non molla e la neve tarda ad arrivare. Minime sui 3 gradi e massime oltre i 12 sulle montagne del nostro Appennino e girano ancora le zanzare. Niente freddo particolare dunque, anche se c’è da dire che il gelo in questo periodo non è presente nemmeno nelle aree polari. Anomalie termiche si dirà, ma come la vivono gli operatori turistici del territorio? "La situazione non è certo delle più rosee - risponde Francesco Martinelli, gestore dell’impianto sciistico di Monte Nerone - il meteo non prevede neve neanche per i prossimi 10 giorni, quindi si può parlare già di stagione compromessa. Abbiamo investito nella manutenzione degli impianti e delle piste contando nell’arrivo della neve, ma purtroppo le temperature non ci hanno permesso neanche l’innevamento con i cannoni, noi ne abbiamo quattro, puntavamo soprattutto ad innevare il Campo Scuola e l’Area Bob per i bambini". "La stagione – continua Martinelli – la stiamo ‘salvando’ con il rifugio Chalet Principe Corsini che sta lavorando a pieno regime da Natale".

Ma la gente viene comunque anche senza neve? "Sì, la gente viene, la montagna piace sempre, anche senza neve, i panorama quando non c’è la nebbia permettono di vedere paesaggi stupendi, si possono ammirare i paesi fino alla costa". La montagna è frequentata anche dagli appassionati delle escursioni? "Sì, con questo clima non ideale per la stazione sciistica ma ideale per le camminate se ne vedono tanti". C’è organizzazione in questo senso? "Certo, ci sono diverse guide nella zona che propongono in quasi tutti i weekend belle escursioni sul territorio di Monte Nerone. Ritornando al rifugio, domenica proponiamo della polenta con i carbonai di Piobbico, una polenta in diretta come una volta, un momento bello anche da vedersi. C’è anche la possibilità di pernottamento, su prenotazione, presso gli alloggi del rifugio".

Stessa situazione anche nel comprensorio sciistico Monte Catria, nel cuore dell’Appennino Umbro-Marchigiano, dove, se innevate, sono disponibili 12 km di piste, servite da una cabinovia biposto pulsé, due seggiovie e due tapis roulant. "Natura e divertimento in totale serenità per tutti", sono gli obiettivi dei gestori. "Aperta la cabinovia e il rifugio– fa sapere Michele Oradei della Stazione Sciistica del Catria – il visitatore potrà gustare ottimi piatti e approfittare del bel tempo per le passeggiate. Purtroppo la neve ancora non è arrivata, le piste sono comunque pronte ed è stato già preparato il Kinderland per bambini, unico parco avventura sulla neve nella regione Marche. Da questa si potrà usufruire di un noleggio con ottime attrezzatura da sci e anche ciaspole per belle escursioni ad alta quota".

Anche nell’altra stazione sciistica della provincia di Pesaro-Urbino, Carpegna, si aspettano con ansia le prime precipitazioni del nuovo anno. "L’inverno in fin dei conti – dicono all’unisono gli appassionati di scii – è ancora lungo e le più grosse nevicate negli ultimi anni si sono verificate a gennaio inoltrato e a febbraio".

"Purtroppo sul meteo non ci si può fare nulla - dice Giorgio Parlanti, storico titolare del noleggio sci di Carpegna – se non cade la neve è un danno economico, abbiamo delle temperature più che primaverili, oggi da noi ci sono 9 gradi, sono fiorite le margherite, anzi ne abbiamo prati interi". Ed è anche chiuso il Rifugio Eremo di Monte Carpegna.