"Non scambiatemi per un oligarca In Russia gestisco solo affari minori"

Parla Aftandi Askerov, conosciuto da molti imprenditori pesaresi: ha comprato lui l’hotel Flaminio

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"Io non sono un oligarca, non sono nemmeno russo perchè sono nato a Baku in Azerbaigian. Ed ho sempre lavorato da quando ero giovane. E soprattutto io Valentina Matvienko e suo figlio Sergej così come Boris Spiegel non li conosco e non li ho mai visti e frequentati".

A parlare è Aftandi Askerov, 62 anni, 7 figli. Un uomo che da molti anni ha rapporti di lavoro con Pesaro, conosciuto da molti imprenditori, ma salito alla ribalta quando ha acquistato all’asta per oltre 5 milioni di euro l’hotel Flaminio e quindi la ex villa ‘Letizia’ di Giancarlo Morbidelli sulla panoramica San Bartolo.

Lei è arrivato a Pesaro da pochi giorni, vero?

"Sì, qualche giorno fa. Da Mosca sono andato a Baku e da lì sono arrivato qui a Pesaro"

Lei non è russo ma si dice che abbia forti interessi a Mosca. Non è vero?

"Una piccola parte del mio business è in Russia. Ho una fabbrica di mobili, fra l’altro con alcuni soci che sono pesaresi. Poi un negozio, in questo momento chiuso, vicino alla piazza Rossa e quindi un altro grande supermercato sempre di arredamento che invece lavora, perché ha prezzi popolari. Il resto dei miei affari sono negli Emirati Arabi ed ora vogliamo aprire una società, anche qui in Italia, ma a Genova, per rifornire le navi di carburante senza farle entrare nei porti". Con la guerra in Ucraina Askerov è ora in attesa degli eventi, un po’ come tutti, perchè non può fare movimenti di denaro benchè sia titolare di un hotel come il Flaminio pagato oltre 5 milioni.

Come arriva lei a Pesaro?

"Arrivo nel 1994 per commerciare mobili. Ne importavamo per 1,5 milioni al mese. Ne conosco

tanti di mobilieri ed alcuni sono anche noti in città. In tanti possono dire chi sono in questa città e nessuno deve avere un soldo da me. Anzi…".

A proposito di opere di bene; dall’ ospedale dicono che lei ha donato macchinari diagnostici durante il Covid: vero?

"Si. Ho ordinato dei macchinari ad una ditta di Bologna per diagnostica ad alta risoluzione per le partorienti. I caschi per l’ossigeno no, perché mi dissero che non servivano".

Quanto ha speso? Si parla di 70mila euro: conferma?

"Può essere… ma fatevolo dire dalla dirigente dell’ospedale (la Capalbo,ndr). Chiedete a lei".

Lei ha detto che ha sette figli…

"Sì e il più piccolo ha due anni e mezzo. E visto che ho 62 anni voglio tenermi in forma perchè io sto molto bene a Pesaro. Ho tanti amici e qui spero di viverci stabilmente andando a passeggiare con i figli qui sotto, sulla

spiaggia".

Ci tiene Askerov, vista anche l’aria, a far sapere che non è nè russo nè un oligarca: e tira fuori passaporti, documenti di identità compresa una carta d’identità rilasciata dal comune di Pesaro.

m.g.