"Parli con la voce troppo alta" Aggredisce la moglie: a processo

"Smettila di parlare al telefono con la voce così alta". E giù pugni sulla coscia della moglie come se fosse un sacco da boxe. Ma quello è stato l’ultimo atto di un’escalation di violenze, fisiche e verbali, che sarebbero andate avanti da tempo. Con il certificato medico di 4 giorni di prognosi, una decina di giorni dopo la vittima di quei colpi, una 70enne residente a Gabicce mare, si è presentata dalle forze dell’ordine per sporgere querela. E il coniuge, un 69enne originario di Tavullia, residente a Gabicce, ieri è stato rinviato a giudizio dal giudice Antonella Marrone per maltrattamenti. L’imputato era stato anche colpito da un divieto di avvicinamento. Tra i due però nel frattempo è riscoppiata la pace. Sembra che si vedano ancora. In barba all’ordine imposto dal giudice. Il processo però ormai va avanti. E stando a quello che emerge dalle carte, oltre all’episodio del cellulare, che risale ad agosto 2022, ci sarebbe anche quello di qualche mese prima, in cui il 69enne avrebbe percosso sia la donna che il fratello intervenuto per placare gli animi. L’ossessione nei confronti della moglie lo avrebbe anche spinto a seguirla nei suoi spostamenti, anche quando usciva con la figlia. E le aggressioni fisiche sarebbero state condite da un ricco campionario di insulti oltre che di minacce di morte. Un quadro che il giudice ha ritenuto grave, decidendo di mandarlo a processo. Il 69enne è difeso dall’avv. Giuseppe Croce.

e. ros.