Parola d’ordine, l’inclusione: "Il piano antibarriere c’è. Ma i cittadini devono aiutarci"

All’Auditorium gli Stati generali dell’accessibilità, e il punto di Marco Perugini sul Peba: "Iniziamo dagli scalini fuori dai bar e dalle gomme gettate per terra". Palazzi: "I limiti sono mentali".

Parola d’ordine, l’inclusione: "Il piano antibarriere c’è. Ma i cittadini devono aiutarci"

Parola d’ordine, l’inclusione: "Il piano antibarriere c’è. Ma i cittadini devono aiutarci"

Una giornata dedicata all’inclusione ed al rispetto, in un mondo fatto di barriere architettoniche e anche mentali: si sono tenuti, nella giornata di ieri, gli Stati Generali dell’Accessibilità, nella nuovissima cornice dell’Auditorium Scavolini, che quest’anno hanno visto un programma degno della Capitale Italiana della Cultura. Tanti i relatori che hanno preso la parola tra la mattina ed il pomeriggio, tutti coordinati dalla giornalista Paola Severini Melograni. Presenti all’evento, anche le istituzioni civili e militari: "Questo per noi è un anno particolare - ha spiegato Marco Perugini, presidente del consiglio comunale nonchè coordinatore Peba, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Infatti, in questa edizione da ’Capitale’, abbiano avuto anche il coordinamento da parte della Rai, che ci ha permesso di essere trasmessi e di poter far ascoltare la nostra voce anche al resto d’Italia. Di cosa si discute agli Stati Generali dell’Accessibilità? Sicuramente, dato il particolare momento che stiamo vivendo con Pesaro 2024, il nostro obiettivo di questa edizione è stata una maggiore sensibilizzazione per quel che riguarda l’accesso ai musei ed ai monumenti. Questo è un momento in cui possiamo finalmente dire alle persone, a tutti i cittadini, che abbiamo adottato il Peba. Questo servirà per pianificare il lavoro nei prossimi anni, con 60 milioni di euro di fondi per tutte le progettazioni. Diciamo che la più grande difficoltà è co-responsabilizzare tutti quanti, perchè molto spesso anche noi, come cittadini privati, delle volte non rendiamo facile la vita a queste persone. Basti pensare agli esercizi commerciali che hanno gradini o anche, parlando più in piccolo, coloro che buttano le gomme da masticare a terra, magari facendole finire sotto le ruote di una carrozzina. Sono piccoli accorgimenti che, col tempo, potrebbero rendere Pesaro una città in cui, finalmente, non sarà più necessario un ruolo come il mio".

Molto importanti, inoltre, le parole di Maruska Palazzi, garante dei diritti delle persone con disabilità: "La maggior barriera che impedisce la progressione? Quella mentale. Bisogna parlare di accessibilità, sotto tutti i suoi aspetti. Molti pensano, guardando una persona con disabilità, al disturbo che c’è dietro alle difficoltà ed alla malattia. Qui si sbaglia. Bisogna spostare lo sguardo e pensare a quello che funziona in una persona: se ad una persona funziona un solo braccio, si deve aiutare a farlo lavorare in ogni modo possibile, bisogna allenarlo quel braccio al massimo delle sue possibilità. È così che si potrà partecipare sempre di più alla vita sociale, senza sguardi inopportuni".

Nel pomeriggio, a conclusione dell’evento, gli show dedicati alla giornata, con Federico Santangelo ed il gruppo musicale "Ladri di carrozzelle".