Pergola, ospedale in tilt. Black out improvviso, e il generatore è guasto. Tutti i pazienti evacuati

Incredibile malfunzionamento dell’apparato di emergenza per garantire la corrente elettrica. I vigili del fuoco si accorgono che il serbatoio era bucato. I 32 ricoverati trasferiti a Urbino.

Pergola, ospedale in tilt. Black out improvviso, e il generatore è guasto. Tutti i pazienti evacuati

Pergola, ospedale in tilt. Black out improvviso, e il generatore è guasto. Tutti i pazienti evacuati

Evacuati l’altra sera dalle 22.30 tutti i 32 degenti dell’ospedale ‘Santi Carlo e Donnino’ di Pergola, a causa di un guasto all’impianto elettrico al quale si è poi aggiunta l’avaria del generatore di emergenza (perdeva gasolio dal serbatoio). Evacuazione che ha portato all’immediato trasferimento dei pazienti che erano ricoverati nei reparti di medicina e di riabilitazione (in chirurgia, dove si opera dal lunedì al venerdì, non c’era nessuno) al nosocomio di Urbino. Quelli in condizioni migliori sono stati trasportati con un mezzo dei vigili del fuoco e gli altri con le ambulanze. Le operazioni di sgombero, effettuate dal personale sanitario della struttura con il supporto dei vigili del fuoco (arrivati da Cagli e Pesaro) e dei carabinieri di Pergola e del circondario, sono andate avanti per oltre tre ore, terminando verso le 4. Durante la serata di sabato la corrente elettrica della struttura è saltata più volte e a questi problemi non ha potuto sopperire in sicurezza il generatore di emergenza, perché la verifica dei vigili del fuoco ha riscontrato che il dispositivo perdeva carburante e ciò avrebbe potuto innescare un incendio. Ciò, nonostante una manutenzione dell’impianto che sarebbe stata eseguita non più di 5, 6 mesi fa.

A quel punto, la sindaca Simona Guidarelli (che è rimasta sul posto insieme al comandante della locale stazione dei carabinieri, Stefano Di Summa, fino a quando è partito l’ultimo degente) e i responsabili dell’Ast hanno deciso per l’immediato sgombero dell’ospedale. Quella di ieri, poi, è stata una giornata di intenso lavoro, sia per i tecnici che dovevano risolvere i guasti, sia per i vertici dell’Azienda Sanitaria, con questi ultimi che hanno attivato un’Unità di Crisi, la quale ha stabilito che il punto di primo intervento (il pronto soccorso ‘ridotto’, ndr) collocato al piano terra della struttura rimane attivo per i codici minori (bianchi/verdi) che dovessero giungere con mezzi propri, mentre le ambulanze del 118 che dovessero rientrare per competenza territoriale sul Ppi pergolese vanno dirottate al pronto soccorso di Fano. E’ stato deciso, inoltre, il blocco dei ricoveri e degli interventi chirurgici fino al ripristino dell’ospedale. Mantenuta, invece, anche per oggi, l’attività del poliambulatorio, del servizio di radiologia e del punto prelievi. Ieri intanto è stato risolto il problema dell’impianto elettrico mentre restava da sistemare il generatore d’emergenza, riparato il quale si decideranno le tempistiche per il rientro dei degenti e la ripresa dei normali servizi.

Sandro Franceschetti