Pista ciclabile del Metauro Pesaro, Biancani. "Tutto pronto"

Tutti i sindaci della valle uniti nel progetto, Urbino si riserva. I binari rimangono

Pesaro, progetto ferrovia ciclabile

Pesaro, progetto ferrovia ciclabile

Pesaro, 16 luglio 2019 - Lui è fatto così: se si getta in un’impresa, qualcosa porta a casa. Andrea Biancani, consigliere regionale, ha in mano il progetto di fattibilità tecnico economica della ciclovia del Metauro a firma dell’ingegner Luigi Farina. Finanziamento di 4,5 milioni di euro già in cassaforte. Con questi si arriverà a Tavernelle. Bando d’appalto previsto per i primi del 2020. Ne serviranno però altrettanti di soldi per collegarsi a Urbino.

In altre parole, Biancani ha ingranato la quinta per realizzare la pista ciclabile dove un tempo passava il treno della Fano-Urbino, ma contemporaneamente cerca di salvare capra e cavoli: «E’ una decisione che salvaguardia anche il treno – dice – perché la pista ciclabile sarà realizzata accanto ai binari che rimarranno al loro posto.

Non è una gara tipo bicicletta vince sul treno ma è una scelta per valorizzare sia l’uno che l’altro. Perché la pista ciclabile progettata dall’ingegner Farina prevede un sedime per le biciclette di 2,60 metri di larghezza, con una rete di demarcazione dai binari. Quando incontreremo ponti e gallerie, la pista andrà sopra i binari senza che questi vengano tolti. Nel caso futuro che ci fosse il passaggio di un treno turistico, per 10 o 20 volte l’anno, potrà tranquillamente passarci perché i binari sono rimasti. E’ il modello utilizzato in città con i tram. Ci sono i binari affogati nell’asfalto ma non per questo i tram si fermano».

Per il consigliere Andrea Biancani, è venuto il tempo di decidere. Non possiamo invecchiare per discutere se e quando potrà tornare il treno dopo la sua sospensione risalente al 1987 e poi dismissione nel 2011. Non ricordo che in quel lasso di tempo passi in avanti concreti per far tornare il treno, anzi è stato dismesso del tutto per poi inserirlo come eventuale treno turistico da 10 corse l’anno. E allora basta aspettare, ribelliamoci ai veti incrociati e all’immobilismo. Agiamo insieme, col contributo di tutti portando la bicicletta, il bicitreno o draisina e un giorno un treno. Guardate che per un politico è molto più comodo stare sottovento, non prendere posizione, non scontentare nessuno, dire sì a chi alza la voce, dire sì a chi subito dopo afferma il contrario. State certi che è il modo migliore per essere votato da tutti. Invece io penso che sia compito di chi rappresenta un territorio darsi da fare per migliorare la vita alla propria gente rispettando le opinioni di tutti".

"Creiamo una pista ciclabile che andrà a beneficio di migliaia di persone, verrà usata in tutta sicurezza da famiglie intere per andare a scuola e al lavoro, da turisti per risalire una valle molto bella, verrà percorsa da persone che avevano rinunciato a malincuore alla bicicletta per la pericolosità delle strade che da Fano salgono verso l’entroterra. E senza dimenticare quello che andremo a creare come valore per chi deciderà di aprire bar, chioschi, ristori, officine per biciclette accanto al percorso. Si rivaluteranno i beni, si porterà lavoro ma soprattutto andremo a migliorare la vita. Più macchine rimarranno nel garage, più motorini saranno fermi perché i ragazzi scegliereanno di muoversi in bici sulla pista ciclabile, avremo meno incidenti e più aria buona nei polmoni. Tutti i sindaci, a partire da Seri passando per Aguzzi o per Feduzi di Fermignano, si sono detti entusiasti del progetto affermando che il treno turistico rimane ovviamente un obiettivo. Che è anche il mio, pur con i costi che saranno altri a valutare. Ma ora muoviamoci. Abbiamo trovato il primo sostanzioso finanziamento, il progetto di fattibilità è sul tavolo della giunta, andremo presto al piano esecutivo e poi al bando d’appalto. Stiamo tutti uniti. Avremo grandi soddisfazioni per noi e le generazioni future».

ro.da.