REDAZIONE PESARO

"Poco tempo per adeguarsi. Speriamo in una proroga"

Chi non fa richiesta di rilascio entro il 1° novembre non lavora. Parla imprenditrice

Claudia Di Dario, imprenditrice

Claudia Di Dario, imprenditrice

"La mia è una piccola impresa ed è molto complicato per noi, come per le altre realtà così piccole che lavorano in edilizia, riuscire a districarsi con tutte le procedure burocratiche necessarie per mettersi in regola con la patente a punti nei cantieri".

A dirlo è Claudia Di Dario, imprenditrice edile pesarese, titolare della ditta Di Dario srl, che conta in tutto 6 dipendenti. Un’azienda impiegata soprattutto nel territorio, che conosce molto bene le dinamiche del settore e la tutela della sicurezza dei lavoratori nei cantieri. "Per adeguarsi alla nuova normativa della patente a crediti ci hanno dato purtroppo poco tempo. Noi siamo riusciti a presentare tutto nei tempi, ma mi rendo conto che altri, che magari sono meno strutturati possono fare molta difficoltà.

La patente a punti non riguarda infatti solo le imprese – sottolinea – ma anche tutti gli artigiani e liberi professionisti che entrano con noi nei cantieri, che possono essere elettricisti, idraulici ed altre figure professionali che solitamente vengono coinvolti. E adeguarsi, soprattutto per loro, non è affatto facile".

Entro il 1° ottobre (data dell’entrata in vigore della patente a punti) imprese e lavoratori autonomi devono aver presentato un’autocertificazione per dimostrare di essere in possesso dei requisiti, che sarà valida fino al 31. A partire dal 1° novembre, chi non avrà effettuato la richiesta di rilascio della patente, non potrà più operare in cantiere.

"Speriamo ci sia una proroga nelle scadenze – dice Claudia Di Dario – perché i documenti, le informazioni e tutta le pratiche burocratiche da affrontare sono tante. C’è a mio avviso anche una disparità di trattamento tra le piccole e medie imprese e le grandi". Di Dario interviene anche sul tema della sicurezza sul lavoro: "Non credo che la patente a crediti si trasformi poi in uno strumento effettivamente molto efficace in termini di sicurezza sul lavoro – spiega la titolare dell’impresa edile Di Dario srl -. Io credo che prima di tutto vada diffusa la cultura della sicurezza, partendo dall’impostazione del modo in cui si lavora oggi, dove vengono richiesti lavori da fare nel più breve tempo possibile. Il lavoro ha bisogno dei suoi tempi per essere realizzato in modo corretto, rispettando giustamente tutte quelle che sono anche le regole della sicurezza. Credo inoltre siano necessari i controlli all’interno dei cantieri, che vadano a sanzionare quelle imprese che effettivamente mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori".

ali.mu.