ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Portavano la coca in città. Incastrati due albanesi. E un ex barista pesarese

I primi due avevano preso alloggio in un b&B: avevano oltre un etto di droga. L’altro è stato intercettato a Villa San Martino mentre vendeva lo stupefacente.

Uno degli spacciatori tratti in arresto dalla Squadra mobile della Questura

Uno degli spacciatori tratti in arresto dalla Squadra mobile della Questura

Presi altri due commessi viaggiatori dello spaccio. Lunedì scorso gli agenti della squadra mobile della polizia hanno arrestato due 25enni albanesi con 102 grammi di cocaina. I due stavano per entrare in città ma i poliziotti li hanno fermati trovando, ben nascosto nella portiera del lato guida, un pacchettino di cellophane dove, all’interno, c’era oltre un etto di polvere bianca. Venduta al dettaglio quella cocaina avrebbe fruttato quasi 10mila euro. Gli agenti hanno poi individuato il b&b in periferia dove i due avevano preso alloggio da poco meno di un mese. Il passo successivo è stato quindi quello di perquisire la loro stanza sequestrando tutto il kit per il confezionamento in dosi e oltre 2.100 euro in contanti. Non solo, nel comodino c’era anche un’altra dose di cocaina e oltre 3 grammi di hashish. Per i due giovani sono scattate le manette e, su disposizione del pm, sono stati portati in carcere a Villa Fastiggi in attesa della convalida che si è svolta ieri mattina. Il gip ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Pisa, città di residenza di uno dei due mentre per l’altro il divieto di dimora nelle Marche e in Emilia-Romagna.

Giovedì scorso gli investigatori della mobile avevano effettuato un altro arresto, questa volta di un pusher "nostrano". Si tratta, per i poliziotti, di una vecchia conoscenza, un noto pluripregiudicato pesarese di 53 anni, che in passato aveva gestito un bar in centro e che ora ha cambiato gestione. I poliziotti lo hanno intercettato in tarda mattinata a Villa San Martino davanti a un bar assistendo in diretta ad uno scambio sospetto tra il pusher e un noto tossicodipendente. Era già stato arrestato nell’ottobre dello scorso anno, con oltre duecento grammi di marijuana ed altri quantitativi di diverse sostanze stupefacenti ed era stato condannato a 9 mesi di reclusione. La pena era stata sostituita con lavori di pubblica utilità a cui stava partecipando. Sul suo conto, girava voce che si era rimesso in attività. Era in sella alla sua moto di grossa cilindrata quando gli agenti lo hanno perquisito trovando, ben nascosti nelle maniche della felpa che aveva addosso, un involucro di circa 3 grammi di cocaina, un sacchettino con altre 5 dosi e circa 400 euro nel portafoglio.

A casa sua, invece, hanno sequestrato un piccolo quantitativo di hashish, funghi allucinogeni e altri 9 grammi circa di cocaina nascosti sotto l’armadio della camera. C’erano anche parecchie buste ritagliate, sostanza da taglio e un bilancino. E non solo: è stata sequestrata anche la targa della sua moto, poi confiscata, a cui aveva modificato, grattando e applicando del nastro nero, uno dei numeri. Sabato scorso, durante la direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha condannato a 1 anno e 5 mesi di reclusione.