Prove d’estate: tuffi e tintarella. Affari d’oro per i ristoranti aperti

Anche in città molti gruppi con le guide, ma dagli albergatori arrivano segnali che smorzano un po’ "Molte delle persone che hanno riempito la zona mare sono pesaresi arrivati anche dalla periferia" .

Prove d’estate: tuffi e tintarella. Affari d’oro per i ristoranti aperti

Prove d’estate: tuffi e tintarella. Affari d’oro per i ristoranti aperti

Il calendario? Un oggetto arcaico. Quattordici di aprile o primi di giugno? Non fa differenza. La riviera si è animata. La gente, giovani e meno giovani, hanno tirato fuori il costume e si sono fiondati in spiaggia. Nella stragrande maggioranza dei casi, alla buona, e cioè con un telo portato da casa. Quelli più attrezzati, anche con seggiole e lettini con tanto di sacco al seguito per uno spuntino volante. Così nella stragrande maggioranza dei casi, perché un paio di concessionari di spiaggia, non hanno atteso il fischio d’inizio ufficiale della stagione, hanno tirato fuori ombrelloni e lettini. Sia nella spiaggia di Levante che a Ponente e la clientela non è mancata. Stesso discorso Sottomonte dove, soprattutto i bagnini che dispongono anche degli ombrelloni di paglia. Pista ciclabile trafficatissima.

Effetto Cina – e cioè densità di abitanti per... chilometro quadrato – nei ristoranti aperti: soprattutto in due aree, quella delo Moletto murato di persone ed anche l’area di Sottomonte, soprattutto ad Itaca beach e quindi Bagni Agata fino ad arrivare al Luula che è al confine con l’area dei camping. Ma lo stesso discorso vale anche per le strutture aperte nell’area di Fosso Sejore ed anche per quella di Baia Flaminia, ugualmente affollate.

Se la zona mare passava questa immagine da giornata estiva, il centro della città trasmetteva ‘fotografie’ da vera città d’arte, con diversi gruppi arrivati in pullman e preceduti dalla guida con tanto di bandierina davanti. Foto davanti alla fontana della piazza, quindi sul sagrato del Duomo, altri che arrivavano dalla ‘foresta’ del fossato di Rocca Costanza ed altri ancora dai Musei Civici e dalla casa di Rossini. In bici e a passeggio anche alcuni turisti ‘veri’, tedeschi.

Ma questo effetto estate ha poi avuto ripercussioni sotto il profilo del riempimento della strutture ricettive. Gli albergatori – ancora diversi gli hotel chiusi – non parlano anche perché hanno in programma una riunione questa sera per concordare una linea comune di comunicazione. Questo perché le visioni ‘turistiche’ variano a seconda delle stelle e quindi dei prezzi degli hotel.

Ma stando ad alcuni operatori l’occhio inganna "perché molte delle persone che si sono viste in giro per la zona mare sono nella maggioranza dei casi pesaresi che sono scesi verso i viali per la bella giornata di sole". Insomma l’occupazione alberghiera non ha dato la stessa cartolina che ha proposto viale Trieste. Sicuramente chi non si potrà lamentare di questa giornata d’estate anticipata sono certamente i ristoratori che hanno fatto il pieno.

m.g.