REDAZIONE PESARO

"Quella fusione? Troppo in fretta"

Sassocorvaro-Auditore, Livio Mercatelli torna sulla questione: " A poco più di quattro anni dal voto è tutto più chiaro"

"Quella fusione? Troppo in fretta"

Ad alcuni cittadini la fusione tra il Comune di Sassocorvaro e quello di Auditore non ha mai convinto, e continua a non convincere. In prima linea con questa idea c’è Livio Mercatelli di Sassocorvaro: già attivo nel comitato pro ospedale e fervente sostenitore del no al referendum del 3 dicembre 2018 che ha poi portato all’unione dei due Municipi dal primo gennaio 2019.

"La fusione fra Sassocorvaro ed Auditore è stata fatta in fretta. A poco più di quattro anni dal voto referendario è tutto più chiaro e i cittadini, ora, possono valutare come le cose vadano veramente malissimo, pur avendo incassato quel milione di euro per ogni anno - sostiene ancora Mercatelli -. Noi del comitato avevamo avvertito dei rischi che correvamo, ho ricevuto anche dei richiami. Quando si prendono decisioni così importanti per il futuro dei cittadini e del territorio non lo si può fare in quattro e quattr’otto perché poi i nodi vengono al pettine e sono dolori. Non si può decidere in 2 mesi ma necessitano anni, a Terre Roveresche ne hanno impiegati 13 anni, e non si può fare un passo irreversibile solo ed esclusivamente per la parte economica. Oggi il Comune di Sassocorvaro Auditore è un Comune abbandonato. Dove vai si lamentano. Ai cittadini era stato promesso che in entrambi i Municipi avrebbero trovato tutti gli uffici e che recarsi ad Auditore o a Sassocorvaro era indifferente. Bugia grossa come una casa - punteggia ancora il cittadino -. Ad Auditore il Municipio è praticamente chiuso, tranne il martedì ed il giovedì. Tutte le promesse fatte sono svanite nel nulla e ora non resta che piangersi addosso. Ormai é tardi perché, come avevamo avvertito non si può tornare indietro, a meno che non si approvi una nuova legge nazionale già portata in Commissione anni fa dall’onorevole Bignami ma bocciata dai rappresentanti di centro-sinistra. Lanciamo un appello affinché oggi con un governo di centro-destra che da sempre è contrario alle fusioni si ripresenti con Bignami, Baldelli e Carloni una legge che, qualora le cose non vadano bene, si possa tornare indietro democraticamente".

Livio Mercatelli si dichiara contrario ad ogni altra operazione: "La situazione è messa talmente male che ad appena quattro anni si torna a parlare di una nuova fusione, questa volta con Urbino. Il che vorrebbe dire "fusione per incorporazione" e cioè Sassocorvaro ed Auditore incorporati come semplici frazioni di Urbino. Non sono le fusioni che risolvono i problemi dei piccoli Comuni".

fra. pier.