ALICE MURI
Cronaca

Ragazzi in piazza per la terra: "Non si salva il pianeta con le mani sporche di petrolio"

Corteo in centro di circa cento studenti delle superiori scesi in campo per l’ambiente. L’ansia ecologica di Bianca: "Essere qui e manifestare mi solleva dal senso di angoscia".

Ragazzi in piazza per la terra: "Non si salva il pianeta con le mani sporche di petrolio"

Ragazzi in piazza per la terra: "Non si salva il pianeta con le mani sporche di petrolio"

"Con le mani sporche di petrolio non si salva il pianeta". E’ il messaggio dello striscione che ieri mattina ha aperto il corteo di ragazzi e studenti delle scuole superiori di Pesaro che, insieme al gruppo locale di Fridays For Future, sono scesi in piazza per sostenere la questione ambientale. Alla manifestazione che circa un centinaio di ragazzi, che si sono dati appuntamento in piazzale Lazzarini per poi raggiungere in corteo prima piazza del Popolo e terminare in piazzale della Libertà, di fronte alla Palla di Pomodoro. "Abbiamo deciso di tornare a manifestare dopo che, nelle scorse settimane, in Europa migliaia di giovani sono scesi di nuovo in piazza per proseguire nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente – dice Pietro Petitti, referente pesarese di Fridays For Future -. A poco più di un mese dalle elezioni europee vogliamo riportare al centro del dibattito politico la questione climatica, perché i governi di tutta Europa stanno facendo poco in questo senso". Una protesta pacifica che prosegue ormai da mesi: "Oltre alle manifestazioni abbiamo organizzato anche dibattiti ed incontri, perché il nostro intento non è soltanto quello di protestare ma anche quello di sensibilizzare. Oggi in piazza ci sono gli studenti perché sappiamo che le giovani generazioni saranno quelle più colpite dalla crisi climatica. Basti vedere i dati degli ultimi anni, per accorgersi che la situazione è peggiorata. Siamo particolarmente preoccupati e per questo le nostre proteste proseguiranno visto che non siamo così ottimisti da credere che le cose possano cambiare in pochi mesi". Bianca Di Tota, studentessa Nuova Scuola. "Ho deciso – dice Bianca – di essere qui oggi perché sento davvero tanto l’ansia per quello che è il cambiamento climatico in atto e vedo come ci sia poca attenzione da parte delle autorità, dei governi, ma anche da parte delle generazioni precedenti alla nostra. Essere qui e manifestare mi è d’aiuto per farmi provare meno il senso d’angoscia". E a tutti quelli che dicono che i giovani di oggi siano disinteressati al dibattito politico e ambientale "dico che mi dispiace molto che la vedano così, perché non è vero. Conosco tantissimi giovani molto attivi in questo senso. Oggi poi con i social per noi è ancora più facile avvicinarci a certe tematiche, che siano il clima ma anche la guerra, per dimostrare il nostro dissenso". D’accordo anche Giorgia Ugliola, studentessa del Liceo artistico. "Potersi unire in gruppo per far sentire la nostra voce anche sulle politiche climatiche sia molto positivo, perché siamo convinti che partendo da Pesaro e quindi dal nostro piccolo, riusciremo a cambiare qualcosa. I giovani sono sempre visti come quelli che non hanno voglia di impegnarsi. Noi siamo qui per dimostrare il contrario".