Renco, un 2023 di forte crescita. Sfiorati i 600 milioni, 16 l’utile netto

Il presidente Gasparini e l’ad Rubini hanno illustrato le strategie e gli appalti già messi in portafoglio

La Renco ha presentato il bilancio del 2023. La società guidata da Giovanni Gasparini e Giovanni Rubini ha sfiorato i 600 milioni di euro di fatturato, 593 per l’esattezza, con un incremento del 33,5% rispetto al 2022. L’utile netto, pagate le tasse è di 15 milioni e 900 euro con un + 74% rispetto all’anno prima. Questa società che ha diverse linee di business – si va dalle condotte olio e gas, all’edilizia fino alle case di riposo e la gestione di hotel di lusso –, con questi numeri si pone tra le prime imprese non solo della provincia ma della regione per fatturato.

Renco, un 2023 di forte crescita. Sfiorati i 600 milioni, 16 l’utile netto
Renco, un 2023 di forte crescita. Sfiorati i 600 milioni, 16 l’utile netto

Una espansione dei numeri che arriva soprattutto dai lavori eseguiti con il superbobus, appalti che hanno portato a conteggio poco meno di 300 milioni di euro. Ma va detto che la Renco ha messo in portafoglio una montagna di lavori a partire dalla realizzione del nuovo Politecnico di Milano per il quale il ministero ha stanziato 350 milioni di euro; quindi stanno per partire anche i lavori di riqualificazione della ex stazione di Cortina, un parcheggio sotterraneo, appartamenti ed anche un hotel, quindi un impianto ad idrogeno-fotovoltaico a Falconara fino all’appalto che riguarda il porto di Ravenna dove è in società con il gruppo Hera. Nel corso del 2023, il gruppo che ha la sua sede lungo l’Urbinate, ha ceduto le quote dell’hotel Palazzo Castri di Firenze, ma poi è rientrato nel settore acquisendo un 5 stelle a Courmayeur ed ha anche acquisito le quote di maggioranza di Tolfas Car, una struttura che opera come residenza per anziani alle porte di Roma. "Abbiamo intenzione di investire nel prossimo biennio – ha detto Gasparini – 200 milioni in Italia. Ma il nostro ruolo nel Paese non vuole limitarsi alla costruzione di impianti o immobili, ma vuole essere portatore di un messaggio fondamentale: la crescita e lo sviluppo è possibile nel rispetto dell’ambiente e della comunità in cui opera". L’amministratore delegato Giovanni Rubini, aggiunge, evidenziando le operazioni all’estero "la realizzazione della centrale a gas a ciclo combinato a Yerevan in Armenia e quindi l’avvio dell’attività di rimboschimento in Congo".

Particolare quest’ultimo business perché la società ha acquisito un bosco al fine di vendere i certificati verdi a tutte quelle società che sforano con le emissioni e quindi sono sottoposte a multe. In pratica la Renco vende... ossigeno. A Pesaro la Renco è impegnata al porto nella costruzione di due palazzine ed anche nell’ex hotel Garden in viale Trieste.

m.g.