
Paolini replica alle proteste di Pierini, sindaco di Piandimeleto: "Io ero per la lista unica... Poi sull’Aato il centrodestra ha voluto forzare"
Tiene banco la polemica sulle deleghe del consiglio provinciale. Dopo le frasi piccate di Nicolò Pierini, sindaco di Piandimeleto, il presidente della Provincia Giuseppe Paolini risponde alle accuse: "Il centrodestra prima non ha voluto fare la lista unica pensando di fare il pieno. E ora, dopo il ridimensionamento ottenuto con il risultato elettorale, chiede una revisione delle deleghe. Non mi sembra molto coerente. Io sono sempre stato favorevole alla lista unica anche per portare avanti la positiva esperienza di condivisione voluta da Daniele Tagliolini nei suoi anni alla presidenza dell’Ente. Anche questa volta avevo proposto dall’inizio e prima delle elezioni la stessa modalità. Loro hanno detto no due settimane prima della presentazione delle liste, scegliendo di andare ‘all-in’ con la certezza di avere ampio margine di vantaggio. Qualcuno ipotizzava l’otto a quattro, erano convinti di stravincere, poi con il voto si sono ridimensionati ed è finita come sappiamo".
Le origini dello scontro nascono da una precedente elezione: "Prima dell’assegnazione delle deleghe c’è stata l’elezione del presidente Aato. Noi abbiamo votato tutti il loro candidato (Massimo Berloni, ndr), chiedendo però di convergere per la vicepresidenza su Daniele Tagnani. Dall’altra parte c’è stata invece un’azione di forza e hanno votato il sindaco di Monte Porzio, Marco Moscatelli. Anche in questa occasione non è stato dato neanche un segnale nella nostra direzione e ora chiedono tutto ciò che vogliono per le deleghe". Aggiunge il presidente della Provincia: "Per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi è vero che si è registrata una differenza di 6800 voti ponderati. Ma se poi si è arrivati al sette a sei finale per il centrosinistra in consiglio, includendo il mio voto, queste sono le regole delle elezioni. Lo abbiamo visto per l’Aato: a parti invertite le loro scelte sulle deleghe sarebbero state simili alle nostre, non avrebbero dato nulla al centrosinistra. Nella scorsa consiliatura ho assegnato la vicepresidenza a Maurizio Gambini, che però era nella stessa lista in virtù di un accordo politico. Attaccano Giovannini per la Guinza? Si parla di un’infrastruttura dell’Anas e che non riguarda la competenza sulle strade provinciali. Inoltre a me pare che tutta Mercatello sul Metauro, compresa la loro sindaca, non fosse favorevole alla Guinza. Confermo in ogni caso il mio approccio alla collaborazione sulle priorità della Provincia per il bene del territorio e dei cittadini".