ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Notti dello sballo a Pesaro, violenta rissa in Baia Flaminia. "Ho rischiato di morire"

Il racconto choc di Francesco Politi, 15 punti di sutura al gomito, tagliato mentre tentava di fermare un ragazzo di colore che picchiava la gente con un cartello. Altri tre feriti

Fracesco Politi indica il punto in cui è avvenuta la sanguinosa rissa (Fotoprint)

Fracesco Politi indica il punto in cui è avvenuta la sanguinosa rissa (Fotoprint)

Pesaro, 2 agosto 2018 - «Se mi avesse colpito alla gola, con la lamiera di quel cartello, invece che al braccio, non so se sarei stato qui a raccontarla». Francesco Politi, 39 anni, di Montelabbate, racconta la serata folle di venerdì scorso. Una rissa sanguinosa, in cui si è sfiorata la tragedia e nella quale un giovane di colore, africano, ha ferito in tutto 4 persone, alcuni con dei cocci di bottiglia, Politi invece con uno di quei cartelli-locandina in metallo che i bar usano per pubblicizzare i gelati che hanno in dotazione. Una serata da Far West, alla Baia Flamina, nel prato davanti al Green, uno dei bar ristoranti direttamente sulla spiaggia, al Campo di Marte (ma il locale è del tutto estraneo ai fatti). Due ambulanze del 118 intervenute, due pattuglie dei carabinieri, un africano fermato: quello, secondo una prima ufficiosa ricostruzione, che ha ferito i quattro. Politi ha avuto 15 punti, con tendini del braccio destro lesionati, idem per la capsula del gomito, non sa se deve operarsi, ieri aveva la visita con l’ortopedico.

«Tutto – racconta Politi – inizia intorno alle 2.30. Io ero venuto qui a mangiare perchè ho una cara amica, Georgia che lavora al Green. Ero seduto a uno di questi tavoli quando all’improvviso, nel prato qua davanti, vedo un ragazzo di colore, con le treccine, che brandisce un cartello dei gelati e con quello picchiava le persone». Il motivo della rissa? «Non lo so, so che era iniziata da prima, dai bagni più verso il Foglia. Mi hanno detto che c’era stato un problema con una ragazza, apprezzamenti vari, ma non ho idea...». «Mi sono avvicinato e quando non mi guardava da dietro gli ho tolto quel cartello dalle mani». «Poi mi sono voltato, per allontanarmi, e ho visto con la coda dell’occhio che lui mi raggiungeva con qualcosa. A quel punto ho alzato il braccio per ripararmi e lui mi ha tagliato all’altezza del gomito, non so con cosa, forse con un pezzo di lamiera del cartello che gli era rimasta ancora in mano, o forse con dei vetri». «Ho iniziato subito a sanguinare dal braccio, e sono venuto qui al bar per prendere dello scottex e mettermelo intorno al braccio».

Nel frattempo vedendo che la situazione sta degenerando qualcuno chiama i carabinieri. Arrivano due pattuglie, il giovane di colore e altre persone vengono identificate. Non è chiaro che tipo di provvedimenti gli inquirenti abbiano preso nei confronti del ragazzo accusato di aver ferito gli altri.

«Io volevo solo fermarlo e calmarlo – spiega Politi –. Ci avevano già pensato prima dei buttafuori, nei locali dei bagni più verso la città, ma quando il loro turno è finito lui ha ricominciato la rissa. Mi risulta che fosse rimasto coinvolto anche il venerdì prima. All’ospedale con me, c’erano altre due persone. Avevano tutti e due ferite da taglio, forse con dei vetri, all’altezza del petto».