
Il pozzo di Sant’Anna, da quando è partita la captazione di 150 litri al secondo sono iniziati i problemi
Acqua ai minimi a Sant’Anna del Furlo. Come ormai succede da qualche anno, la siccità fa diminuire la quantità di acqua disponibile per la decina di famiglie che vivono da quelle parti (c’è pure un’attività commerciale) e che non sono allacciate alla rete di Fossombrone. E si va di male in peggio quando, per venire incontro al fabbisogno della città (e non solo), Marche Multiservizi capta acqua dal pozzo di Sant’Anna per immetterla nel Candigliano.
I locali devono arrangiarsi coi boccioni riempiti alla fonte di Sant’Anna oppure con le autobotti, in questo secondo caso pagando, ovviamente. La classica coperta troppo corta. Di questo problema parla Cristiano Coin, portavoce di Progetto Comune, nell’ultimo comunicato del gruppo di minoranza.
Scrive Coin, tra l’altro: "Da metà giugno, ancora prima dell’apertura del pozzo di Sant’Anna, da quelle parti già scarseggiava l’acqua dai rubinetti. Dopodiché, come purtroppo accade da tre anni, una volta aperto il pozzo che dal 9 agosto vede un prelievo di 150 litri al secondo, l’acqua è venuta a mancare quasi completamente. Noi di Progetto Comune abbiamo sentito un po’ in giro recandoci sul posto e facendo un po’ di domande. Le persone con cui abbiamo parlato ci hanno confermato la situazione, dicendoci che per ora non hanno trovato soluzioni e neppure sostegno né da Marche Multiservizi né dall’amministrazione comunale. Sono costrette ad arrangiarsi in autonomia, chi coi boccioni alla fonte di Sant’Anna, chi con le autobotti a spese proprie. Ancora una volta si conferma che da parte delle istituzioni si fanno solo chiacchiere ma i fatti non si vedono, anche su temi che rappresentano un diritto essenziale come appunto l’acqua. Per scongiurare l’apertura dei pozzi quante promesse si sono sentite dalla Regione? Pulizia invasi esistenti, soluzioni alternative, ma è evidente il più assoluto immobilismo. E l’amministrazione comunale che cosa pensa di fare? Come pensa di aiutare i cittadini che da anni vivono una situazione insostenibile? Che posizione pubblica pensano di tenere nei confronti dell’immobilismo regionale? Per ora le uniche richieste alla regione che abbiamo sentito in consiglio riguardano altri soldi per le asfaltature… È ora di passare ai fatti".
a. bia.