SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Savin dalla Moldavia: "So di poter fare molto"

Savin Mihail, cittadino italiano di origine moldava, si candida alle elezioni comunali di Pesaro per rappresentare la comunità moldavo-romena e contribuire al progresso della città con impegno e solidarietà.

Savin dalla Moldavia:: "So di poter fare molto"

Savin dalla Moldavia:: "So di poter fare molto"

"Mi chiamo Savin Mihail e sono cittadino italiano, ma nato in Moldavia. ‘Forza Pesaro!’". L’orgoglio di darsi da fare per Pesaro è la ragione che hanno spinto Savin Mihail di candidarsi alle prossime amministrative, nella squadra di Mila Della Dora. L’italiano è ancora un po’ incerto, ma la visione è chiara: "Vorrei dare la possibilità ai miei connazionali (Moldo-Romena) di votare un candidato del loro Paese che conosce, sulla base della sua esperienza, i problemi di questa comunità a Pesaro – spiega Savin –. Poi il secondo motivo è che essendo una persona dedita al lavoro, puntuale e con grande voglia di fare, potrei dare una mano a risolvere i problemi non solo alla mia comunità ma a tutti gli abitanti di questa città".

Il messaggio affonda le radici nella voglia di concretezza e solidarietà quali leve per spingere lo sviluppo cittadino, coinvolgendo tutti, a prescindere dal certificato di nascita. "Vivo l’essere stato candidato come un atto di fiducia nei miei confronti: grazie a Mila che mi ha dato questa possibilità". La comunità moldavo romena, secondo gli ultimi dati resi disponibili dal Comune, è la più popolosa: su un totale di 7.687 stranieri residenti rappresenta il 33% del totale seguita dall’8,9% di origine ucraina e dal 6,6% dello Sri Lanka, poi il 5,8% di peruviani fino a scendere al 4% di marocchini, al 3,4% di cinesi e al 2,9% di pakistani. Savin a Pesaro, è arrivato nel 2007: "In Moldavia ho provato di fare tanti lavori per dare una stabilità economica alla mia famiglia, ma non riuscivo: la paga era scarsa. Quindi ho deciso che dovevo andare all’estero per provare comunque a cambiare le nostre condizioni di vita. E’ stata dura lasciare in patria mia moglie con una bimba di sei appena sei mesi. Del resto la mia decisione è stata influenzata proprio dalla nascita di mia figlia: dovevo a tutti i costi darle un futuro migliore. Pesaro è stata la mia destinazione perché avevo qui mia suocera che faceva la badante da un po’ di anni: è stata lei ad aiutarmi, soprattutto a trovare occupazione alla ‘Morbidelli’. Nel 2009 con l’arrivo della crisi economica sono rimasto senza lavoro. Ho cercato a Roma, senza risultati, e sono tornato in Moldavia. Nel 2011 ho deciso di ritornare in Italia: per fortuna ho trovato un posto stabile al ‘Scm Group’ di Rimini, ma per vivere, io e mia moglie siamo voluti tornare a Pesaro. Fare il pendolare non è un sacrificio: Pesaro ci piace tanto".