Catturato Marcelli, il sollievo delle ex. "Diceva, se mi succede qualcosa ho amici su cui contare"

Il racconto delle vittime dello stupratore preso dopo una lunga fuga. "Non vivevo più, ogni giorno avevo il terrore che mi rispuntasse davanti”. Prima di essere catturato stava nascosto in una tenda mimetica

E' finita la fuga di Marcelli

E' finita la fuga di Marcelli

Pesaro, 12 dicembre 2023 – Una di loro, quella che ha 40 anni, ha pianto di felicità quando la sua legale, Elena Fabbri del foro di Rimini, ieri le ha detto che i carabinieri avevano preso Marcelli: "Non vivevo più, ogni giorno avevo il terrore che mi rispuntasse davanti – dice la donna raggiunta dal ’Carlino’ al telefono – stavo male, ancora devo realizzare questa notizia, ma ora ricomincio vivere. Un grazie ai carabinieri".

L’altra ex compagna di Marcelli, anche lei sentita al telefono, dice: "Sono sollevata, e ringrazio i carabinieri, che so che hanno fatto un gran lavoro di squadra. Ma quasi non ci credo, che l’abbiano preso. Mi viene da dire che dovrebbero fargli il test del Dna. Nel senso che lui è uno bravo a nascondersi. Me lo aveva detto, quando a volte parlava di quello che gli poteva succedere, se avesse avuto problemi con la giustizia: ’ho degli amici, che possono aiutarmi e proteggermi’".

Ambedue le donne, comunque, vivevano nel terrore dopo la fuga del loro ex. Anche perché in un caso Marcelli, tempo fa, era riuscito a trovare, dopo che qualcuno gli aveva dato l’indirizzo, la struttura protetta dove era ospite con il figlio una delle sue ex, appunto per tenerla lontano da lui. In quel caso, Marcelli aveva violato il divieto di avvicinamento. E il fatto aveva suscitato ovviamente allarme e paura nella sua ex compagna.

La fuga in fuori strada e la latitanza nella tenda mimetica

Pochi giorni prima di scappare da Pesaro, aveva acquistato un piccolo fuori strada con cui poi si è allontanato. Lo riferiscono gli investigatori che, a seguito di complesse indagini sul territorio e con dotazioni tecniche, lo hanno rintracciato e arrestato in un casolare di campagna a due piani nell'area ricadente tra le frazioni Cugiano e Pieve di Compresseto, nel Comune di Gualdo Tadino (Perugia). Dopo aver ristretto il cerchio delle ricerche, i Carabinieri di Pesaro, con la collaborazione di quelli di Gubbio, hanno fatto irruzione nel casolare: il latitante, avvedutosi dei controlli in corso, ha provato nuovamente ma invano, a scappare, nascondendosi in una tenda mimetica allestita nei campi retrostanti l'abitazione. L'auto usata per la fuga era chiusa nel granaio a fianco del casolare. Una volta fermato, all'uomo sono stati notificati il decreto di latitanza e l'ordinanza di custodia cautelare in carcere; poi è stato trasferito presso il carcere di Perugia, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Al vaglio eventuali complici della latitanza

Sono al vaglio della Procura di Pesaro le eventuali responsabilità di chi ne ha favorito la latitanza. Marcelli, condannato nel 2016 a 4 mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ai danni della convivente, deve espiare la pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni commessi nel 2021 nei confronti della nuova compagna. Il 49enne attende inoltre la sentenza definitiva relativa a una condanna a 6 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti di una terza donna con cui aveva convissuto.