Pesaro, 4 maggio 2021 - Non vogliono passare come "come le pecore nere della città". Senza peli sulla lingua, i bagnini di Pesaro rispondono al sindaco Matteo Ricci, che l’altro ieri, sulle sue pagine social, aveva comunicato la sua intenzione di scrivere loro una lettera per sollecitarli a trovare degli ombrelloni anche per i gruppi di ragazzi, a gran parte dei quali ora vengono negati. Il problema di base è uno: ci sono meno ombrelloni. Solo su viale Trieste, sono circa 2000 in meno, sia per via della pandemia che a causa dell’erosione della spiaggia.
"Di certo, non vogliamo cacciare i giovani – spiega Antonella Baronciani, assieme al figlio Andrea Righetti, titolari dei Bagni Baronciani – , li abbiamo sempre avuti e anche l’anno scorso abbiamo dato loro fiducia, ma spesso i nostri appelli al distanziamento sono rimasti inascoltati. E’ capitato che prenotassero l’ombrellone dicendo di essere in 4 e poi venivano in 12. Noi non vogliamo più affrontare queste situazioni, perché poi siamo siamo i primi a rimetterci. Dall’altro lato, gli stessi albergatori ci hanno chiesto disponibilità a lasciare degli ombrelloni per i turisti. Se arrivano in città e non ne abbiamo nessuno per loro, che figura ci facciamo? Oltretutto, l’erosione della spiaggia ci ha ostacolato tantissimo. Ormai è sempre più corta e gli ombrelloni sono sempre meno. L’anno scorso, per via dei protocolli sanitari, ne abbiamo dovuti eliminare 50; quest’anno, forse, dovremmo togliere un’altra fila. Siamo in difficoltà anche noi, nessuna scelta è stata presa a cuor leggero".
"Abbiamo dovuto togliere 90 ombrelloni l’anno scorso e così sarà anche per questa stagione – evidenzia Savina Zazzaroni, di Bagni Spinaci –, nel 2020 non c’era turismo e abbiamo preso i ragazzi, come sempre. Quest’anno, invece, gli alberghi saranno aperti, quindi come dovremmo fare? Non abbiamo la disponibilità degli ombrelloni purtroppo. I turisti già lo scorso anno si erano lamentati perché non ne avevamo".
"Ho misurato la spiaggia stamattina (ieri, ndr), dovrò togliere altri 34 ombrelloni – racconta Germano Valeri , che a Bagni Enrico ha passato 70 stagioni della sua vita, prima al fianco del padre, poi come lavoratore –, i quali andranno ad aggiungersi agli 80 che ho eliminato l’anno scorso. Non so nemmeno se avrò posto per i turisti, figuriamoci per le comitive. I ragazzi hanno ragione, qualche gruppo lo abbiamo preso, ma nel limite del possibile".
"Capiamo il discorso del sindaco a sostegno dei giovani – interviene Veronica Gamboni, di Bagni Gabri –, ma lo spazio non c’è. Dobbiamo rispettare i protocolli, tenere gli ombrelloni distanziati. Sotto, possono starci massimo 4 ragazzi. Se essi sono in 12, significa che dovrebbero affittarne 3". Intanto, diversi stabilimenti si stanno portando avanti con i lavori e per metà maggio dovrebbero essere pronti a riaprire.