SOLIDEA VIVIANA VITALI ROSATI
Cronaca

Stazione: lavori, caos e proteste. Parcheggio selvaggio ora mette tutti contro tutti

Chi "appoggia" l’auto con le quattro frecce fa arrabbiare tassisti, conducenti di bus, fornitori "Non capiscono che noi con 4 ruote ci lavoriamo". E c’è chi lascia la macchina nel posto dei pullman.

Chi "appoggia" l’auto con le quattro frecce fa arrabbiare tassisti, conducenti di bus, fornitori "Non capiscono che noi con 4 ruote ci lavoriamo". E c’è chi lascia la macchina nel posto dei pullman.

Chi "appoggia" l’auto con le quattro frecce fa arrabbiare tassisti, conducenti di bus, fornitori "Non capiscono che noi con 4 ruote ci lavoriamo". E c’è chi lascia la macchina nel posto dei pullman.

Ferrovie tra ristrutturando, a Pesaro, la stazione e riqualificherà, abbellendolo, il piazzale antistante. Fine delle buone notizie. Da ieri le transenne dei lavori in corso hanno preso ad ingombrare per tre quarti il piazzale antistante, inibendo la sosta e la fermata di quanti devono accompagnare o devono attendere – anche fosse per ipotetici cinque minuti – il parente che parte o che arriva a Pesaro. Semplicemente non c’è più spazio, neanche per uno spillo. Il parcheggio selvaggio degli “imperturbabili“ ai segnali stradali verticali di divieto che sono comparsi come funghi, sta dando filo da torcere ai conducenti degli autobus, ai taxisti, ai fornitori della stazione, ai camionisti del cantiere e chi ne ha più ne metta dal momento che i flussi grossi dei pendolari arriveranno tra giovedì e venerdì. Diciamolo subito: le quattro frecce degli automobilisti che pur si “appoggiano“ ovunque e alla meno peggio, non sono la soluzione al caos viabilistico che sta montando alla stazione ferroviaria.

Ieri – noi testimoni – nel bel mezzo della curva che gli autobus fanno per tornare indietro su viale del Risorgimento un signore aveva fermato l’automobile per far scendere la nipote. Immaginate voi l’inchiodata dell’autobus. Al nostro arrivo in stazione, verso le 15, abbiamo trovato tre auto, non una soltanto, accostate al cordolo del marciapiede, incuranti di ingombrare viale del Risorgimento nel punto in cui gli autobus allrgano per prendere la curva. Tanto che dopo soli dieci minuti dal nostro arrivo, tre conducenti di autobus si sono rivolti alle persone “abusivamente“ fermatesi sul ciglio della strada. "Sto un minuto e vado via" è stato il refrein. Invano i conducenti hanno minacciato l’arrivo della polizia locale. "Un signore a cui ho chiesto di spostarsi mi ha anche detto – dice un taxista – non mi muovo. Preferisco la multa". Una mini rossa, ieri, per far scendere il parente ha parcheggiato nell’unico posto che ha trovato libero: lo stallo di un pullman. Pubblichiamo la foto. I tassisti, poi, sono un’altra categoria che si trova a “spartire il traffico“: la gente si “appoggia“ anche sugli stalli dei taxi. "Non capiscono che tu, con il taxi, ci lavori" dice preoccupato un veterano tra i tassinari. Il tratto di viale del Risorgimento che sfocia nel parcheggio a pagamento è diventato a doppio senso, proprio per garantire l’accesso alla sosta con la sbarra. "Tutti gli altri non leggono i segnali, arrivano in fondo e cominicano le manovre per tornare indietro – dice sempre più perplesso un taxista –: già oggi ci sono stati ingorghi per i camion che servono al cantiere. Abbiamo i video. Ma come si fa ad affrontare nove mesi di cantiere in questo modo?". Ferrovie Italiane ha messo dei propri uomini a gestire la situazione: perché "la gente non legge i cartelli" e il rischio è di bloccare entrate ed uscite anche per il cantiere. Non c’è uno stallo per la fermata così come non c’è per il carico scarico. Gli spazi gialli, a ridosso dell’ingresso alla stazione, sono riservati alle persone con disabilità. Preoccupatissima si dice Lucia Pighin, impiegata dell’autonoleggio Maggiore: "Così è un problema per tutti".

Solidea Vitali Rosati