Padre e figlio persero la vita in un incidente stradale a Marotta. Ieri il tribunale di Pesaro ha pronunciato una sentenza di condanna a due anni di reclusione, pena sospesa, per una 30enne marchigiana assistita dall’avvocato Peter Martinelli, che a giugno 2022 urtò l’auto sulla quale viaggiavano le due vittime.
Si chiamavano Michele e Giovanni Ascione, di 57 e 32 anni, originari di Napoli ma trasferitisi a Fano da quasi vent’anni, entrambi professionisti del settore nautico. La donna è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali ed è stata disposta la sospensione della patente per 36 mesi. Il giudice ha inoltre disposto il pagamento di una provvisionale per i familiari che si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Tristano Tonnini, con somme che variano, per ciascuno dei 7 familiari, dai 90mila ai 35 mila euro.
I legali dell’assicurazione sono invece Claudia Fabiani in co-delega con l’avvocato Michele Casimiro. L’incidente si era verificato il 19 giugno di due anni fa. Padre e figlio stavano viaggiando con la loro Lancia Y insieme ad un loro collaboratore verso Senigallia dove li attendeva un lavoro da portare da termine. Improvvisamente, in A14, corsia sud, all’altezza di Marotta, una Toyota Yaris guidata da una ragazza li aveva violentemente urtati facendoli cappottare più volte nella corsia di marcia tanto da far sbalzare padre e figlio fuori dall’abitacolo.
ant. mar.