
Rifiuti di plastica, mucchi di cicche di sigarette, tronchi di alberi, il tutto immerso in un’acqua maleodorante. Benvenuti nel sottopasso della spiaggia libera tra Pesaro e Fano, all’altezza della ’Baia del re’, che qualcuno ha ironicamente definito "oasi naturalistica". Un passaggio che, si legge in un cartello, è abbandonato da "anni al degrado e all’incuria" e che molti usano anche come "wc".
A denunciare di nuovo lo stato di indecenza in cui si trova quella che dovrebbe essere una porta verso il mare è Mariangela Basili: "Non ci sono parole per descrivere lo schifo. Se dipende da Fano o da Pesaro non lo so, ma visto che i Verdi ci mettono sempre lo zampino, sarebbe opportuno che se ne occupassero, o chi per loro. La gente deve avere la possibilità di scegliere tra una spiaggia libera e una no, senza dover potarsi dietro i sacchetti della spazzatura per passare in un tunnel pieno di acqua putrida. Spero che qualcuno intervenga".