
Un ’Indovina chi’ personalizzato. Così il gioco unisce due continenti
di Sandro Franceschetti
Dei ragazzini di Lusaka, la capitale dello Zambia, da una settimana si divertono con un gioco in scatola preparato apposta per loro dai coetanei di Marotta, per farsi conoscere dai pari età africani. E’ davvero una bella storia quella che ha come protagonisti gli alunni di prima e seconda media che frequentano la ludoteca comunale di Marotta e i piccoli dai 9 ai 12 anni che vivono in uno dei quartieri più poveri di Lusaka, quello di Kanyama, che nei mesi scorsi è stato colpito da un’epidemia di colera che ha determinato la chiusura delle scuole fino al 12 febbraio. E tra le scuole rimaste chiuse c’è anche quella realizzata e gestita in loco dall’associazione ‘L’Africa Chiama’ di Fano, che ha collaborato con la ludoteca di Marotta in un bellissimo progetto.
A raccontarlo è la responsabile della ludoteca Tricia Caselli, coadiuvata in questa esperienza dall’educatore Enrico De Simoni: "Nel corso degli ultimi anni abbiamo organizzato degli incontri per i nostri ragazzini con i volontari dell’’Africa Chiama’ e alcuni mesi fa è nata l’idea di creare un’occasione di conoscenza con gli alunni di Lusaka. Ne è scaturito, così, il progetto che ha portato a una ‘revisione’ originale del famoso gioco in scatola ‘Indovina chi?’ nel quale bisogna individuare il personaggio misterioso dell’avversario attraverso una serie di domande. Con la particolarità che nella nostra versione i personaggi misteriosi sono 18 ragazzini di Marotta, la sottoscritta, il mio collega educatore della ludoteca Enrico e in più altre 4 immagini simboliche di Marotta e Mondolfo".
A collaborare con la ludoteca in questo progetto sono stati uno studio fotografico e uno di grafica, che hanno scattato le foto e creato le schede, con le descrizioni (in inglese) di ognuno di ragazzini e anche degli educatori. "I nostri ragazzi – riprende Tricia Caselli – hanno vissuto questa esperienza con grande entusiasmo".
Molto soddisfatto anche l’assessore comunale alle politiche per l’infanzia, Raffaele Tinti: "E’ un’iniziativa che scaturisce da un progetto d’integrazione a distanza fra i nostri ragazzi e quelli dello Zambia. E’ bello che gli alunni marottesi e quelli di Lusaka siano impegnati in un progetto che li unisce, due realtà completamente diverse che hanno il desiderio di conoscersi e di sentirsi una accanto all’altra". Per l’associazione ‘L’Africa Chiama’ interviene Raffaella Nannini: "I bambini della nostra scuola di Lusaka stanno vivendo questa esperienza di gioco con i ragazzi di Marotta in maniera entusiastica. Si tratta di una bellissima occasione di conoscenza dei loro coetanei, resa possibile con l‘Indovina chi?’ Un gioco che i nostri ragazzi non conoscevano e che piace a tutti moltissimo. Nel frattempo, gli alunni della scuola zambiana stanno preparando una sorpresa per i loro coetanei marottesi. Siamo molto felici di questo gemellaggio che si è creato e che è un’occasione di crescita per i bambini di Marotta e per quelli della nostra scuola di Kanyama che provengono da situazioni di estrema vulnerabilità".