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"Variante per i monaci trappisti? Meglio recuperare l’esistente"

Il circolo politico Gramsci contro la scelta dell’amministrazione di modificare lo strumento urbanistico. "Miopia politica"

"Variante per i monaci trappisti? Meglio recuperare l’esistente"

Monastero dei frati trappisti: il circolo Gramsci contro la decisione della giunta di procedere con la variante al Prg per il nuovo insediamento sulle colline tra Monte Giove e Prelato. Dopo le perplessità sollevate dall’opposizione, anche il circolo Gramsci fa notare l’anomalia di "una variante parziale chiesta fin dal 2014 mentre in commissione consiliare è iniziata ieri pomeriggio la discussione sulla variante generale al Prg". Prosegue il Gramsci: "Se si procede alla variante generale non si può portare avanti varianti parziali che sono l’esatto contrario in termini urbanistici: siamo curiosi di conoscere le motivazioni sociali ed economiche che hanno indotto l’Amministrazione comunale a percorrere tale procedura".

"Dopo la sciagurata variante di Gimarra – prosegue la nota – che ha prodotto una frattura culturale prima che politica dentro il campo progressista, ora con la proposta della variante di Monte Giove, ripresa dopo nove anni, per la realizzazione di un nuovo convento, per di più a fine mandato, ci sembra veramente un ulteriore segno di miopia politica della giunta comunale". E ancora: "Stupisce anche l’insistenza dei monaci trappisti per questo impattante progetto. Ottimo il lavoro di ristrutturazione dell’edificio esistente, ma perché non seguire la strada di un recupero di immobili esistenti per la realizzazione dei propri obiettivi spirituali? Tant’è che proprio nei pressi esistono luoghi di culto e preghiera già abbondantemente predisposti, dal Prelato (con le due ville, Alta e Bassa) alla stessa struttura di Monte Giove, prima che – conclude il Circolo Gramsci – diventi anch’essa a rischio abbandono".

an. mar.