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Varotti ai titoli di coda: "Lascio Confcommercio con uno spaventoso utile"

Il direttore smentisce le voci sui conti e ricorda i 40 anni al vertice tra cose positive e negative, come ‘Il Cubo’ in via Branca. Il presidente Serra: "Ippaso non rientra".

Varotti ai titoli di coda: "Lascio Confcommercio con uno spaventoso utile"

L’ormai ex direttore Amerigo Varotti e il presidente Angelo Serra

Lo chiamavano Carlo V alla Confcommercio ad Amerigo Varotti. Ma ieri mattina il sole è tramontato sul suo lungo impero di direttore: poco meno di 40 anni. A dare l’annuncio di questa uscita, che diventerà ufficiale dalla fine di questo mese, è stato lo stesso Varotti che aveva al fianco il presidente Angelo Serra. Ad ascoltare il commiato del direttore generale, in ‘tribuna’, anche Agnese Trufelli che prenderà il suo posto ad interim in attesa della nomina ufficiale che dovrebbe arrivare per l’inizio del nuovo anno. Spiccano due ‘perle’ all’interno di questa mattinata nella sede della Confcommercio: la prima la dice Varotti mettendo a tacere chi sussurrava dietro le quinte che i bilanci di Ascom non fossero un fiore all’occhiello: "Lascio questa associazione con uno spaventoso utile tenendo conto che abbiamo dovuto pulire i crediti contratti negli anni Settanta e Ottanta".

L’altra arriva dal presidente Angelo Serra che ha smentito ufficialmente la voce di corridoio che voleva un possibile rientro nella fila di Confcommercio di Davide Ippaso: "Un nostro valido esponente per tanti anni, ma un suo rientro è da escludere", ha detto Serra. Varotti ha ripercorso la sua ascesa al vertice di questa organizzazione che conta oltre 4600 associati. Il primo passo quando venne chiamato a Pesaro "perché avevo fatto bene a Novafeltria dove avevo organizzato nuovi corsi per gli associati". Ha messo in fila tutte le vicende che hanno contrassegnato i suoi quasi 40 anni al vertice "compresa la costituzione di un tour operator per l’incoming, che poi abbiamo deciso di vendere quando ci siamo resi conto che i potenziali clienti le vacanze se le organizzavano via Internet". Ha sottolineato l’idea degli "Itinerari della Bellezza" perché siamo partiti con l’appoggio di 5 comuni ed oggi siamo arrivati ad avere il sostegno di 29 comuni. E questa mia creatura continuerò a curarla perché il mondo del turismo è quello che mi piace di più", racconta Varotti.

Inoltre, fino alla fine del mese l’ormai prossimo ex direttore manterrà il timone di Federalberghi, anche perché si ritroveranno in città tutti i direttori nazionali, per un convegno che si terrà all’hotel Charlie fra un paio di settimane. Non solo le fasi più luminose, ha ricordato Varotti, perché nel conto ha messo anche il "Cubo" e cioè gli spazi che lasciò vuoti la ex Standa in via Branca: "Una bella idea che metteva assieme i commercianti cittadini, ma che alla fine non ha avuto successo e fu uno dei momenti bui. Così come è stato un momento buio il periodo del Covid".

Angelo Serra ha ascoltato ed alla fine ha aggiunto: "Voglio ringraziare tutto il prezioso lavoro che ha svolto in questi anni Varotti che comunque resterà, con il suo grande patrimonio di esperienza, un nostro prezioso collaboratore". Il finale di Varotti: "Ora scriverò un libro". Ed il finale generale è stato questo: una selva di microfoni, telecamere e registratori accesi. Altrimenti che Carlo V sarebbe stato?

m.g.