Vede bullo violento in un video. Tredicenne lo biasima, picchiato

Un video di un sedicenne che picchia un 13enne circola sui social, suscitando indignazione. Il padre della vittima denuncia l'aggressore per percosse e tentata estorsione, per dare un segnale contro il bullismo.

Vede bullo violento in un video. Tredicenne lo biasima, picchiato

Vede bullo violento in un video. Tredicenne lo biasima, picchiato

Un sedicenne che picchia un 13enne. Tutto ripreso in video, girato non solo con indifferenza ma a tratti addirittura con compiacimento da una terza persona, un amico dell’aggressore. Quel video gira sui social e a un certo punto viene rilanciato nel gennaio scorso nella campagna antibullismo dal canale "Welcome to Pesre", che lo aveva a sua volta ripreso su un profilo social "Stop Bullismo".

Il video mostrava un giovane, minorenne, che picchiava selvaggiamente un quasi coeteano, in un luogo poi identificato come la svolta dalla Nazionale verso Caprile.

Il "Carlino" dedica un pagina al fatto. E quella pagina arriva agli occhi del padre del ragazzo aggredito. I fatti risalgono al novembre 2023. Ma il giovane aggredito pare non ne avesse fatto parola coi suoi. Quando però suo papà, nello scorso gennaio, vede il "Carlino" e poi il video, a quel punto si rivolge a un avvocato. E parte la denuncia, alla Procura dei Minorenni di Ancona, firmata dal legale che tutela la parte offesa, Alessandro Pagnini, del foro di Pesaro.

La polizia ha identificato l’aggressore, già nel gennaio scorso. Il legale del minore fa denuncia ipotizzando oltre alle evidenti percosse anche la tentata estorsione. Perché oltre le botte, si sente infatti che il bullo più volte chiede alla sua vittima "e i soldi? dammi i soldi...".

Ma come nasce l’aggressione? E’ un altro dei retroscena inquietanti. Pare che il 13enne aggredito avesse biasimato l’altro, con dei commenti sui social, dopo averlo visto in un video simile in cui picchiava un altro ragazzo. L’altro quindi lo avrebbe punito per questa "ramanzina", subìta per giunta da uno più giovane di lui.

"Ho denunciato il fatto – ha detto ieri il padre del minore – non per i soldi ma per dare un segnale: perché quello che è successo a mio figlio non voglio capiti a nessun altro".

ale.maz.