Fin qui, praticamente tutti promossi. Comprensibile, dopo il miglior girone d’andata di sempre. Protagonista la banda Stellone, che dopo 20 giornate ha raccolto quasi il doppio dei punti rispetto alla scorsa stagione: 35 contro 20. Facendo schizzare in alto tutti i parametri. Uno su tutti: il valore della rosa, salito a quasi 4 milioni secondo le quotazioni Transfermarkt. E se un anno fa la zona retrocessione si scontrava con un monte ingaggi non disprezzabile, quest’anno il 5° posto in classifica a fronte di un monte ingaggi da 11° posto (2,41 milioni) racconta che si è lavorato bene su tutti i fronti.
Il pagellone di metà stagione, appena oltre il giro di boa, racconta cose interessanti: dei 17 giocatori costituenti il nucleo forte dell’organico biancorosso (gli altri hanno collezionato solo scampoli di partite), nessuno viaggia sotto la sufficienza. E in testa al rendimento troviamo, nell’ordine, centrocampisti e attaccanti. Segno di un salto di qualità: questa è una squadra che attacca, quella di un anno fa tutt’altro. E non a caso nel rendimento svettavano addirittura i portieri, prima Filippo Neri e poi Polverino.
Paganini e capitan Di Paola su tutti, con la stessa media voto (6,5), divisi solo dal minutaggio. Il fedelissimo di Stellone le ha giocate tutte, partendo dalla panchina solo a Piancastagnaio. Alle loro spalle ecco un altro giocatore irrinunciabile come Pucciarelli, a pari merito con Kevin Cannavò, attaccante mascherato da centrocampista. Del lavoro del mister sui singoli giocatori s’è detto spesso, l’aver fatto diventare un ‘deb’ come Coppola il miglior difensore centrale under del girone esalta, oltre alle abilità del timoniere, un concetto caro ad Arrigo Sacchi: è il gioco che fa crescere le squadre e i giocatori. Coppola sarebbe ad altezza dei migliori, se le due espulsioni non gli avessero tolto qualcosa. Bene anche Nicastro e Okoro, che assommano alle 4 reti personali anche 2 assist a testa. E siccome il secondo è un 2005, eccolo nelle mire di diversi club, Milan Futuro in testa. Ante Vukovic non ha saltato un minuto, unico della rosa, relegando i suoi vice al ruolo di spettatori. Tavernaro è il migliore negli assist (3), a fronte di un minutaggio contenuto. Orellana può certo fare di più, così come Zoia che si è peraltro adattato in ruoli diversi. Da Ceccacci in giù, troviamo i giocatori meno impiegati. E se Gian Marco Neri, fermato a lungo da un infortunio, può recuperare il terreno perduto, per gli altri sarà più difficile entrare nelle rotazioni.
Inevitabile che qualcuno finisca sul mercato. Nell’organico anche 7 elementi da zero presenze: il difensore Busato (recuperato dall’infortunio, può considerarsi un nuovo acquisto), i portieri Munari e Zocchi, i centrocampisti La Rosa e Forte, il baby attaccante Rabbini e il difensore Magnani, peraltro fuori lista. Anche su questo fronte è prevedibile uno sfoltimento.
Lunedì si ripartirà da Arezzo. Tema del giorno: come rimpiazzare Paganini e Pucciarelli (disdetta), squalificati in tandem. Ovvero, come sostituire la ‘power unit’ vissina. Stellone ci ha abituati ai magheggi. Stavolta sarà dura estrarre un altro coniglio dal cilindro.