
L’argentino Ariel Filloy. è l’ex di turno di una partita insidiosa
Meglio non fare tabelle quando il campionato volge al termine perché ormai si sa che ad ogni giornata escono fuori sorprese, a volte anche eclatanti. Così, se è immediato affermare che le prossime due partite sono le più facili sulla carta delle ultime cinque che attendono la Vuelle da qui al 27 aprile, l’arrivo di Livorno domenica alla Vitrifrigo Arena merita tutto il rispetto possibile, nonostante si trovi a 14 punti di distanza in classifica dalla Carpegna Prosciutto. Perché la formazione labronica, passata da un mesetto sotto le cure di coach Gennaro Di Carlo, rappresenta una piazza che si è riaffacciata all’A2 dopo un tempo lunghissimo - 33 anni - e non ha nessuna intenzione di perdere nuovamente il privilegio di poter disputare un campionato che inizia comunque con la lettera A.
"Ci attende una sfida difficile contro una squadra solida e con gerarchie molto chiare, che presenta giocatori di livello e di grande talento, anche se in chiusura di carriera - avverte il vice biancorosso Giacomo Baioni -. Basti pensare al nostro ex Filloy, di cui conosciamo gli enormi attributi, ma anche ad Adrian Banks, uno straniero che ha fatto la storia del nostro campionato. Bisognerà poi fare attenzione all’altro straniero, Quinton Hooker, e a Tommaso Fantoni, un ottimo lungo italiano che ho avuto il piacere di allenare. Inoltre, dopo l’arrivo del nuovo coach, Livorno ha deciso di far partire in quintetto come pivot Dorin Buca, un giovane di grandi speranze, di origini rumene ma di formazione italiana. Arrivano da una partita persa in casa in modo rocambolesco contro Cento e hanno fame di punti salvezza, perciò dovremo stare molto attenti".
Anche la Vuelle coltiva la sua voglia di riscatto dopo il derby perso malamente a Rimini, con quel crollo nel finale che ha dato il senso di una resa inaspettata, soprattutto per l’attesa che regnava attorno a questo duello da parte dei tifosi pesaresi: "Noi veniamo da una settimana positiva in palestra in vista del match. Sarà importante avere il giusto approccio e dare tutto su ogni pallone. Vogliamo provare a riscattare anche la brutta prestazione contro di loro del match di andata - ricorda Baioni -. Spiro era appena arrivato, per cui stiamo parlando davvero di un momento molto differente, ma l’orgoglio è una componente importante nello sport perciò anche questo fattore avrà il suo peso". A un mese dalla fine della regular-season è normale provare a capire se ci siano ancora delle chances di entare nei playoff acciuffando l’ultimo posto utile, il settimo, per non finire nelle forche caudine dei play-in, che verranno sperimentati per la prima volta in Italia proprio in A2. Baioni è conciso ma chiaro nella sua opinione: "Non mi piace fare calcoli, ma credo che almeno tre vittorie siano obbligate per entrare dentro una griglia migliore".
Elisabetta Ferri