Un giovane su 5 non cerca lavoro. La sfida: "Ridiamogli la speranza"

Il Comune lancia un bando da 250mila euro per trovarli, formarli e ingaggiarli verso un lavoro stabile

Un giovane su cinque non cerca lavoro

Un giovane su cinque non cerca lavoro

Li chiamano Neet. Sono ragazzi che vanno dai 18 ai 35 anni e che non fanno niente. Studi abbandonati, lavori non cercati, men che meno volontariato o formazione. Un tempo li avrebbero definiti irrimediabilmente vagabondi ma il giudizio appariva già allora sbrigativo e ingiusto. Perché la realtà è diversa. Possono essere ragazzi sfiduciati, che hanno perso lo slancio della vita perché hanno trovato molte porte sbattute in faccia, si sono sentiti rifiutati, credono che per loro non ci sarà mai un posto nella società. Inattivi e inadeguati. E sono molti: almeno uno su cinque, fino al 20 per cento nella nostra provincia di quella fascia di età. Il comune di Pesaro ha agganciato un bando nazionale Anci (Link, connettiamo i giovani al futuro), seguendo un corso di formazione, che mette a disposizione in totale 250mila euro per fare qualcosa in favore dei Neet. Il loro numero non è chiaro e il bando serve proprio a questo: a contarli. Dice l’assessore Camilla Murgia: "Vero, parte del progetto prevede proprio un monitoraggio dei numeri, sapere quanti sono attraverso le associazioni. Come amministrazione abbiamo fatto formazione specifica e speriamo con il bando Anci di intercettare fondi per le attività, fatte a rete con diversi soggetti tra cui le scuole. In riferimento alle rilevazioni (Elab. Ires Cgil Marche su dati Istat anno 2020) la percentuale dei Neet sulla popolazione giovanile della provincia si attesta su un numero di poco inferiore al 16%, mentre il tasso di disoccupazione al 29%. A questi si aggiungono i dati dei sindacati sugli iscritti non occupati dove la fascia 1835 rappresenta quasi la metà degli iscritti, di cui oltre la metà di questi sono donne ed un quinto stranieri. Mentre nelle rilevazioni della Regione Marche sul programma Garanzia Giovani rileva, all’interno del Centro per l’Impiego di Pesaro il più alto numero di iscritti (539) di tutte le Marche.

La finalità del progetto è anche censire il fenomeno in numeri reali e non percentuali. E’ plausibile dire che una percentuale dal 10 al 20% in provincia di Pesaro e Urbino è interessato dal fenomeno dei Neet. Più complesso dire che fascia di età abbiano (se usciti dalle superiori o dopo il percorso universitario) e sarà interessante saperlo per attivare azioni mirate. Un 18enne non è un 30enne. Per questo serve la rete che stiamo promuovendo tra scuola, comune e altri enti oltre il terzo settore".

Secondo la delibera della giunta comunale, la numero 24 del 14 febbraio scorso, il costo complessivo del progetto “Hype Box. Attivatore di eroi” è pari a 250mila euro dei quali la parte del cofinanziamento locale a carico del Comune di Pesaro ammonta a 50mila euro pari al 20% del costo totale del progetto".

Scrive il Comune: "La fase più delicata è quella dell’identificazione e dell’ingaggio dei giovani in condizione Neet, essendo infatti difficilmente rilevabili, non inseriti all’interno dei canali di formazione e di occupazione, demotivati, confusi su quali obiettivi perseguire e restii ad attivarsi autonomamente per ricercare degli sbocchi formativi o professionali. In altre parole vanno cercati ma nessuno sa come.

ro.da.