Amuleto Daye, Pesaro torna a volare Tambone risorge e affonda Brescia

Austin porta sicurezza, qualità e punti, la Vuelle trova l’allungo decisivo nell’ultimo quarto. Ed è la guardia ritrovata a dare la svolta decisiva nel momento più importante della sfida. .

Amuleto Daye, Pesaro torna a volare  Tambone risorge e affonda Brescia

Amuleto Daye, Pesaro torna a volare Tambone risorge e affonda Brescia

Carpegna Prosciutto

88

Germani Brescia

79

CARPEGNA PROSCIUTTO : Kravic 7, Abdur-Rahkman 8, Visconti 5, Moretti 12, Tambone 12, Stazzonelli, Daye 14, Gudmundsson 2, Totè 8, Cheatham 12, Delfino 8. All. Repesa.

GERMANI BRESCIA: Gabriel 10, Massimburg 5, Nikolic 3, Della Valle 14, Petruccelli 22, Cobbins 2, Odiase 11, Burns 2, Laquintana ne, Cournooh 2, Moss 8, Akele. All. Magro.

Arbitri: Sahin , Perciavalle e Di Francesco.

NOTE – Parziali: 18-22, 35-37, 59-59. Tiri liberi: Pesaro 2339, Brescia 1221. Tiri da 3 punti: Pesaro 1324, Brescia 1130. Rimbalzi: Pesaro 32, Brescia 30. Assist: Pesaro 17, Brescia 16. Falli tecnici a Repesa e Gabriel. Usciti per falli: Gabriel e Visconti. Spettatori: 4.566. Incasso: 39.470 euro.

L’amuleto Daye funziona subito e la Vuelle spezza la serie di tre sconfitte consecutive con un successo che rilancia le sue ambizioni da playoff. Ma la notizia più bella è che la truppa di Repesa ha ritrovato uno dei soldati che si era perso, Matteo Tambone, assolutamente decisivo nell’allungo che ha messo al tappeto Brescia. ‘Tambo’ perfetto dall’arco è tornato a ruggire anche nella sua metà campo e con lui è cresciuta la difesa dell’ultimo quarto, quando il coach ha deciso di giocarsela con un quintetto più atletico e Totè in mezzo all’area. Dall’ultimo intervallo, in cui le due contendenti erano ancora incollate sul 59 pari la Carpegna Prosciutto ha preso il volo con le due triple di Mars e Delfino, perfetto nel suo ruolo di saggio capitano (72-65 al 34’). Da lì in poi Brescia ha visto solo la targa dei biancorossi, finendo sotto di 18 (86-68) per poi recuperare negli ultimi due minuti, a partita finita.

Daye, gettato in campo a fine primo quarto con la squadra un po’ in affanno contro la difesa dura, per non dire sporca, di Brescia (12-18 all’8’) ha dato subito sicurezza ai compagni. La sua fama, oltre alla sua furbizia, gli consente di avere falli a favore come se piovesse e dalla lunetta è una macchina infallibile (9 su 9). Nel 2° quarto dopo un iniziale momento di sbandamento (20-29) Pesaro risale la corrente con Cheatham estremamente motivato dall’arrivo di un pari ruolo così famoso e questo è un bel segno di carattere. Il contro-break di 9-1 a favore dei biancorossi rimette la contesa sui binari giusti e c’è anche il sorpasso firmato Gudmundsson (35-34) poco prima dell’intervallo. Dal quale Pesaro torna rinfrancata nel morale: quando si sblocca Mars, all’asciutto nel 1° tempo, cambiano gli equilibri, poi Visconti infila una tripla in transizione che fa esplodere il palas (47-41 al 25’).

Ma quando sembra che la Vuelle possa spiccare il volo, arriva la reazione della Germani che aumenta l’intensità difensiva e ruba palloni preziosi, ribaltando la situazione in un amen (47-49). L’unico momento positivo di Kravic serve a ristabilire l’equilibrio a fine terzo quarto, poi da lì in poi esiste solo la Vuelle, con Tambone che è una sentenza dai 6,75 e Daye che mette in sicurezza il risultato con la tripla del +18 (86-68). Brescia rosicchia qualcosa nel finale ma ormai non fa più paura, sugli spalti si torna a saltare di gioia. Elisabetta Ferri