La Vuelle cerca subito il blitz a Trieste

Stasera alle 19 si apre il campionato, i biancorossi di scena su un campo sempre ostico. Ancora in dubbio Charalampopoulos

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Si alza finalmente il sipario sul campionato di basket. Una stagione che si annuncia interessante, con un livello medio sicuramente migliore alle spalle delle due big che partecipano all’Eurolega, Olimpia Milano e Virtus Bologna. La Supercoppa ha messo in evidenza le ottime qualità di Sassari e Tortona che insieme a Venezia sembrano aver già prenotato una poltrona nelle prime otto; quindi se si vorrà cercare di rimanere nella media classifica che lotterà fra salvezza e playoff quella di oggi a Trieste (palla a due alle ore 19) è una sfida importante per la Carpegna Prosciutto.

La squadra ha lavorato sodo in ritiro formando un bel gruppo, impostando il classico sistema di gioco prediletto da Repesa basato sulla distribuzione delle responsabilità ed ha sviluppato positivamente la sua preseason. Salvo avere degli intoppi proprio nell’ultima settimana che lasciano ancora dubbi sulla presenza di Charalampopoulos, che ha accusato un fastidio muscolare al polpaccio: probabile che si decida in extremis se mandarlo in campo oppure no. Qualche perplessità anche su Delfino, ancora appesantito dalle fatiche estive con la Nazionale argentina.

Bruno Savignani, vice di Repesa disegna il quadro di quest’esordio che sarà seguito da un manipolo di tifosi pesaresi: "Come tutte le prime di campionato si crea una certa ansia alla vigilia, c’è voglia di scendere in campo per fare bene. Dobbiamo essere consapevoli che giocare in trasferta non è mai facile e loro sicuramente vorranno imporre il loro gioco, caratterizzato dall’intensità difensiva, mettendo pressione sulla palla e sui blocchi. Dovremo quindi essere precisi per affrontare queste difficoltà e infatti abbiamo lavorato molto su questo in settimana". Una squadra, Trieste, che punta molto sui tre esterni americani, Davis, Gaines e Bartley. "Vero, sono loro il punto di riferimento offensivo della squadra di Legovich e quindi dovremo fare attenzione a chi produce di più in termini di punti, abbiamo studiato bene le loro caratterstiche per non essere sorpresi. Ma bisognerà essere concentrati sull’arco dei 40’ dalla palla a due all’ultimo minuto di gara, intensi difensivamente e connessi fra noi perché quando siamo compatti in difesa poi riusciamo ad imporre il nostro ritmo anche in attacco, come piace a noi. Bisogna saper aggredire l’avversario per sfruttare i nostri punti forti".

Dall’altra parte della barricata, Trieste ha una linea verde che sprizza entusiasmo, a partire dal nuovo capitano Lodovico Deangeli: "Mi sembra di sognare. Quando coach Marco Legovich mi ha proposto come capitano mi ha fatto capire che è un onore, ma comporta anche una grande responsabilità. Mi ha chiesto se me la sentivo. Ho risposto che non posso pensare di essere pronto per giocare 10-15 minuti in serie A e, se mi capita, magari marcare uno come Teodosic e poi non sentirmi pronto per accettare questa responsabilità. A 22 anni sono giovane ma non sono più un bambino. In fondo io e l’allenatore ci troviamo nella stessa condizione. Siamo i più giovani del campionato nei rispettivi ruoli e siamo entrambi triestini. Mi sembra una linea guida chiara da parte della società". Il club giuliano sabato ha presentato le nuove maglie con il jersey sponsor "Le Stagioni d’Italia", la scritta Trieste sul petto e le alabarde, simbolo della città, sul retro. Il presidente Mario Ghiacci sparge fiducia nell’ambiente: "Sarà un campionato molto difficile, mi auguro che si vinca subito qualche partita per dare entusiasmo. Credo in Legovich. Tra i singoli penso che Frank Bartley possa entusiasmare, è un grande giocatore. E Skylor Spencer dovrebbe darci un aiuto importante soprattutto in difesa".

Elisabetta Ferri