Pesaro va in riserva, la Virtus a tutto gas

Delfino tiene a galla la Vuelle fino all’intervallo, poi Hackett mette il turbo. Alla fine è Mannion a respingere l’ultimo tentativo di rimonta

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Carpegna Prosciutto

77

Segafredo Bologna

96

CARPEGNA PROSCIUTTO : Mejeris 9, Moretti 15, Tambone, Stazzonelli 2, Lamb 9, Dia ne, Zanotti 6, Demetrio 6, Delfino 18, Jones 12. All. Banchi.

SEGAFREDO BOLOGNA: Tessitori, Mannion 18, Belinelli 8, Pajola 2, Alibegovic 2, Hervey 5, Jaiteh 11, Shengelia 12, Hackett 13, Sampson 11, Weems 2, Teodosic 12. All. Scariolo.

Arbitri: Lo Guzzo, Bartoli e Noce.

Note – Parziali: 24-23, 37-43, 50-70. Tiri liberi: Pesaro 713, Bologna 1318. Tiri da tre punti: Pesaro 1027, Bologna 1329. Rimbalzi: Pesaro 36, Bologna 39. Assist: Pesaro 15, Bologna 26. Fallo tecnico a Banchi. Spettatori: 6.823. Incasso: 63.323 euro.

La benzina della Vuelle finisce all’intervallo, con gli ultimi numeri di un Delfino monumentale nel tenere in piedi la baracca, cercando di coinvolgere i compagni in una battaglia che si gioca al piano superiore. La brutta sorpresa dentro l’uovo di Pasqua è l’assenza di Sanford, che peserà tantissimo nella mancanza di creatività dal palleggio. Banchi s’inventa l’impossibile, con un quintetto altissimo: Delfino accanto a Moretti, con Demetrio e Mejeris insieme a Jones per poter schierare una zona col pivot in punta che infastidisce Bologna. Il capitano è ancora carico a molla e sgancia una raffica di bombe alle quali risponde un infallibile Teodosic. Il primo quarto è entusiasmante: segna persino Demetrio, tolto dalla naftalina, ed il tap-in di Mejeris sigla il +5 (23-18) sul finire del primo quarto.

Ma le energie all’improvviso vanno in riserva, la Virtus appoggia più palloni in area dove la stazza di Jaiteh non trova opposizione. Il break a cavallo dei due quarti è terrificante, un 19-1 che potrebbe stordire un toro (24-37), ma Delfino non si scoraggia e fa di tutto per tener vivi i compagni. Il coast to coast col quale riporta Pesaro a -7 provoca una standing-ovation sincera del suo pubblico, ma non gli basta: Carlos ruba un pallone e lancia Moretti in contropiede per il -6 che riporta la Vuelle in scia all’intervallo.

Non è ancora uscito allo scoperto il fattore-Hackett, però, che nel primo tempo si è limitato a gestire la manovra: Daniel sa che deve fare il suo e spacca in due la partita con 13 punti in 7’ innescando anche l’altro ex Cska, Toko Shengelia, col quale l’intesa è sopraffina. Quando il campione pesarese, applaudito dal pubblico, torna in panchina, la vittoria è praticamente al sicuro (44-64 al 27’), anche perché la Carpegna Prosciutto ha perso per strada Lamb, che non ci prende più, ma soprattutto non prende quasi mai iniziative. Il peso del match finisce come sempre nell’ultimo quarto sulle spalle esili di Moretti, che non le rifiuta: con un gioco da 4 punti (bomba più fallo) rianima l’arena, e ancor di più il recupero di Demetrio con schiacciata, che riporta la squadra di Banchi a -10 (60-70) quando siamo al 33’.

Ma Scariolo ha troppi assi nella manica e sull’ultimo sussulto di Pesaro estrae dalla panchina un Mannion ispiratissimo che segna 14 punti in un amen, spegnendo le ultime velleità biancorosse. Nelle prossime tre gare la Vuelle dovrà prima di tutto mettere al sicuro la salvezza e potrà così tener vivi anche i propri sogni di playoff.

Elisabetta Ferri