Pieve d’Ico, una stagione d’oro

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Come l’araba fenice risorge dalle ceneri ma il suo destino rimane immutato: volare alta in cima alla classifica delle Serie D del Calcio a 5 concedendosi anche la Coppa Marche. La Pieve d’Ico, dopo anni brillanti in serie C1 e C2, aveva scelto di ripartire dalla categoria più bassa del futsal: "Dopo il momento Covid avevamo bisogno di rigettare le basi e rifiatare, anche a livello logistiche per via delle trasferte molto lunghe – spiega il presidente Luca Cardellini–. Abbiamo accettato la sfida di giocarci di nuovo la Serie D con un rimpasto di cariche dirigenziali e la conferma alla guida del mister Stefano Marchetti, storico trainer locale che ha già vinto 4 trofei con i nostri colori. Nel nostro Dna c’è ormai la vittoria e la squadra è stata subito pensata per vincere". Il campionato non ha nascosto i valori della squadra mercatellese: "Siamo partiti subito forte con un buon vantaggio in classifica fino a poche giornate dalla fine, poi ci siamo un po’ rilassati arrivando all’ultima giornata a pari punti col Lucrezia e siamo stati costretti a giocarci lo spareggio. Oggi possiamo dire che è stato quasi più bello così, trionfando davanti una meravigliosa cornice di pubblico al palazzetto di Urbino. Galoppata fino alla vittoria anche in Coppa Marche, un obiettivo che avevamo nel mirino da tempo sul quale non eravamo mai riusciti a mettere le mani, né in serie D né in serie C". Nel double di trofei, ampiamente festeggiato da società e tifosi, c’è la firma di un gruppo unito e coeso che non ha perso la direzione nemmeno nelle ultime giornate quando ha sentito il fiato sul collo del Lucrezia, imponendosi poi nella finale spareggio di Urbino. Tra le fila dei gialloblu vanno menzionate le 51 reti in campionato di bomber Nicola ’Ciffi’ Meliffi che gli sono valse il titolo di capocannoniere e il record di reti del sempreverde pivot Marco Amato.

Andrea Angelini