Vis, scandalo al sole: negato rigore pazzesco

Nessun fuorigioco, ha fatto tutto la Recanatese: così il segnalinee ha clamorosamente tolto la vittoria a Pesaro. Portiere locale da espellere

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"Fidatevi di me", ha detto il primo assistente Giuseppe Centrone di Molfetta ai giocatori vissini che protestavano per il rigore

assegnato e poi revocato causa fuorigioco inesistente. Inesistente come il giocatore vissino che avrebbe partecipato all’azione: hanno fatto tutto i leopardiani, scaricandosi la palla addosso. Adesso, riviste le immagini, Centrone farà fatica a fidarsi anche di se stesso. Magari l’Aia gli darà un po’ di ferie forzate, onde recuperarlo dalle visioni mistiche. Ma questo non risarcirà la Vis del torto. Cose mai viste. Perché sul fuorigioco, in assenza di Var, si possono prendere abbagli, ma decretarne uno in assenza di controparte attiva è clamoroso. Rimane anche la temerarietà dello sbandieramento, a contraddire la giusta decisione dell’arbitro Delrio: rigore alla Vis ed espulsione del portiere Bagheria, per aver atterrato Aucelli prossimo al gol. La Recanatese avrebbe chiuso in dieci e avrebbe dovuto mandare un giocatore di movimento in porta, avendo esaurito i cambi. La Vis avrebbe ora con ogni probabilità due punti in più. Sassarini non avrebbe preso il rosso, e l’ultimo era stato proprio con la Vis sei anni fa. Il dg Menga non avrebbe provocato la reazione di qualche facinoroso in tribuna, per aver reclamato a gran voce il giusto.

Degli altri 80 minuti, va detto di u n pareggio equo, per volumi di gioco e occasioni (poche). La Vis ha portato pericoli su azione in avvio e sugli angoli poi (traversa e quasi gol). Poi c’è l’azione esemplare dell’episodio di cui sopra, perché sintetizza il gioco di Sassarini: costruzione da dietro (Gavazzi), scarico su Rossoni, verticale per Marcandella, per finire con la pressione alta di Aucelli che ha indotto all’errore i leopardiani. E’ stata una delle rare volte in cui la Vis è passata per il centro. Sulle ali, specie con Egharevba, l’ha fatto sistematicamente, ma il talento viola, a fronti di mezzi enormi, non ha ancora piede educato (una mezza dozzina di cross mal calibrati) né cinismo e lucida visione. Dietro, la squadra di Sassarini ha sofferto il giusto: un paio di parate di media difficoltà per Farroni, tre ordinarie. Buon segno: la squadra non ha commesso errori evidenti. Bakaioko su tutti, da valutare l’infortunio di Ghazoini, che pare leggero. Le cose da migliorare: quando la squadra perde palla in avanti, talvolta si aprono voragini sulle corsie, per la riluttanza degli attaccanti a rincorrere gli avversari. La Recanatese ha perdonato, altre squadre non lo faranno. In tema di cambi, Rossoni e Aucelli hanno portato buon contributo.

Come evidenziato anche dal numero di occasioni potenziali, la Vis ha mostrato mezzi superiori alla Recanatese, e questo aggiunge qualche rimpianto. E si è giovata soprattutto degli ingressi di Rossoni e Aucelli. Il punto, in definitiva, sta parecchio stretto. Da oggi si comincia a preparare il debutto casalingo di domenica, contro il Fiorenzuola di Mamona (ore 14,30). La società intanto, dopo Bocci al Cannara, ha ceduto in prestito il 2004 Maccioni al Berletta.