Vuelle, siamo alle solite: squadra da rifare

Con l’addio di Robinson, Filipovity che vuole giocare in Coppa e Cain che costa parecchio, si rischia di partire quasi da zero

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Bisogna mettere nel conto anche quest’anno che la squadra è quasi completamente da rifare. Perché a questo punto con Robinson ciao-ciao, Filipovity che vuole giocare in Coppa, Cain che non costa poco ed è anche molto corteggiato, Massenat chi lo rivedrà mai, la situazione non si discosta molto dagli anni anni. Perché non c’è ancora nulla di scritto sia per Filloy che per Delfino: si sta trattando.

Di sicuro Tambone, Zanotti ed anche Drell.

Quindi una situazione tutta in divenire in attesa di capire quali saranno le ‘desiderate’ di Petrovic. Che comunque deve anche lui per forza fare i conti con il budget societario. Società che ha presentato in Lega i suoi conti mostrando un ‘buco’ nemmeno tanto pesante tenendo conto che la Carpegna Prosciutto non ha potuto contare su circa 400mila euro di incassi. Comunque per il fatto che la Vuelle ha partecipato alle finali di coppa Italia ha incasso un bonus di 50mila euro ed altri soldini li ha tirati su per aver fatto giocare gli italiani. Un aiutino anche se era tutta un’altra storia avere gli incassi degli abbonamenti.

Intanto, per tornare indietro di qualche mese, va detta una cosa sulla famosa partita che la Carpegna Prosciutto ha giocato e vinto a Bologna contro la Fortitudo. Qualcuno, spifferi soprattutto provenienti dagli ambienti cittadini, indicavano come l’ispiratore del ricorso l’ex Valentino Renzi che è stato direttore generale dal 1998 al 2000 dell’allora Scavolini. Una storia non bella questa dei pissi-pissi del tutto infondati e inventati tanto che Valentino Renzi si è sentito di chiamare al telefono il presidente Ario Costa per spiegare che lui era del tutto estraneo a questo ricorso. "Non mi sembrava una cosa bella – dice al telefono Valentino Renzi – per cui ho detto a Costa quello che i giornali non hanno mai scritto. E cioè che molto prima della partita contro Pesaro io mi ero dimesso della Fortitudo ed avevo lasciato la società per tornarmene a casa mia a Porto Sant’Elpidio. E devo dire che Ario Costa s’era anche accorto che io a vedere la partita a Bologna non c’ero".

Poteva anche non farla questa telefonata Valentino Renzi, ma visti i rapporti molto buoni che ha sempre avuto con la società il manager ha voluto mettere le cose in chiaro, perché una balla raccontata e ripetuta dieci volte, rischia di diventare una verità.

La vicenda riguardante Valentino Renzi è riemersa perché proprio nella giornata di ieri sui giornali bolognesi, è uscita la notizia che Renzi ha fatto causa alla Fortitudo per ottenere le sue spettanze.

Un rapporto quello tra Renzi e i dirigenti bolognesi che si era incrinato ed è sfociato nelle dimissioni. Mai comunicate alla stampa. Una storia silenziosa che torna a galla ora.

Per quello che riguarda invece la vicenda di Repesa che ha lasciato Pesaro per approdare alla sua ex società, Valentino Renzi, dice: "Repesa è così, ha preso la palla al balzo e se n’è andato via. Ha iniziato a prendere un po’ di scuse e poi è finita come è finita. Nulla di nuovo sotto il sole".

m.g.