Antonio Veca
Ravenna

Cani tenuti come in un "lager dell'Est Europa"

Sequestrato un allevamento in una struttura abusiva tra Solarolo e Cotignola: salvati 120 animali

Il canile lager scoperto tra Solarolo e Cotignola

Faenza (Ravenna), 22 settembre 2015 - Cani al buio, senza acqua e cibo, malati e custoditi senza la minime norme igieniche: i carabinieri della Compagnia di Faenza hanno sequestrato un allevamento in una struttura abusiva tra Solarolo e Cotignola.

Sono circa 120 i cani messi in salvo dall’intervento dei militari dell’Arma assieme all’Eital (Ente italiano tutela animali e lupo). L’operazione si è conclusa all’alba del 15 settembre dopo che era stata fatta una segnalazione da una cliente dell’allevamento rimasta traumatizzata dalle condizioni nelle quali i cani venivano accuditi. L’allevamento, di proprietà di un 62enne di Solarolo, è stato oggetto di un sopralluogo da parte dei carabinieri che hanno definito la struttura un “lager dell’est europa”.

Qall’interno i militari e i volontari dell’associazione animalista hanno trovato circa 120 cani di molte razze tra cui chihuahua, barboncini, maltesi, bouledogue francesi e bull terrier. Gli animali erano tenuti in stie da polli o in recinti ricavati con lamiere arrugginite e chiodi sporgenti, il tuto tra le deiezioni degli stessi animali non puliti da giorni. I carabinieri hanno documentato anche macabri rinvenimenti: in un congelatore dove l’allevatore conservava il cibo per i cani è stato trovato il cadavere di un cane di razza maltese risultato privo di microchip. In un ambiente, il cibo destinato ai cani, in avanzato stato di decomposizione, era invaso da insetti mentre poco distanti carcasse di topi.

I cani dell’allevamento sono stati trasferiti in strutture nel bolognese ed affidati alle cure dei veterinari, che al termine delle le visite hanno documentato essere affetti da gastroenterite, cimurro, congiuntiviti più o meno gravi, otiti e gravi disturbi comportamentali. Per alcuni esemplari è stato necessario il ricovero d’urgenza in clinica. I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà l’allevatore 62enne per maltrattamento di animali (art. 544ter C.P.) e per detenzione di farmaci ad uso veterinario scaduti (art. 443 C.P.) ritrovati nella struttura. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Ravenna Alessandro Mancini e dal pubblico ministero Angela Scorza.