A fatica, ma prosegue, il progetto Fahrenheit 21

Il ristorante con ragazzi ’speciali’ forse dovrà trasferirsi dall’ex cinema Doria

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Fino a dicembre l’attività del Fahrenheit 21, locale inaugurato lo scorso febbraio all’interno dell’ex cinema Doria di Barbiano, si svolgerà ininterrottamente. "Grazie all’aiuto di uno sponsor importante, le distillerie Marzari di Sant’Agata sul Santerno – sottolinea Ivan Samorì, presidente dell’associazione di volontariato Romagna 104 che ha creato il progetto ’Cucina F-21’ per impiegare nel locale una decina di ragazzi speciali al lavoro al bar, in sala e in cucina – potremo affrontare i prossimi mesi. Vorrei riuscire ad arrivare a sostenere con le nostre sole forze il progetto, ma il momento non è ancora arrivato. Per questo siamo molto grati a Marzari che ha coperto le spese di affitto fino a fine anno".

Cosa succederà dopo è ancora da vedere. "E’ probabile che la proprietà venda l’immobile – continua Samorì – Abbiamo avviato un dialogo coi servizi sociali dell’Unione e con il Comune di Cotignola per individuare, fra gli immobili dei Comuni dell’Unione, uno spazio in grado di ospitarci. Non deve essere per forza grande. Basta un locale che consenta la preparazione e l’asporto dei cibi con un paio di tavolini utilizzabili. Stiamo attendendo risposte".

I ragazzi ’speciali’ coinvolti nel progetto provengono dalla Bassa Romagna, ma anche da da Faenza e Granarolo. "A settembre usciremo con 4 menù diversi a 15 euro ciascuno, tra cui anche uno vegetariano. Organizziamo compleanni, eventi musicali e con questi riusciamo a sopravvivere. La cosa bella del progetto è il fatto che i ragazzi possano confrontarsi con la gente senza restare sempre fra di loro o in casa. E’ un’attività che fa bene, gli insegna a rapportarsi con le persone e ad aprirsi".

Per favorire questo percorso, Romagna 104 ha acquistato un camper col quale Samorì intende portare in giro i ragazzi, senza i genitori. "Per alcuni di lro sarà una novità– spiega – dal momento che non sono mai stati senza genitori. Credo che invece sia utile per un paio di giorni, staccarsi da loro per andare in luoghi mai visti". Fra le mete, Riccione, nel secondo weekend di settembre, e poi Bologna e Torino per visitare i musei egizi, e Abano Terme per 2 giorni di relax. "Anche se Fahrenheit 21 dovesse chiudere – dice ancora Samorì – io non li abbandono e una volta al mese li porto via. Al progetto collaborano anche studenti delle superiori che vengono a darci una mano. E’ una cosa molto bella".

Al momento il locale è aperto su prenotazione nelle sere di giovedì, venerdì, sabato e domenica e in caso di eventi. Da settembre l’apertura tornerà ad essere senza prenotazione, sempre in quelle giornate. "Vorrei che la comunità reagisse di più e iniziasse a frequentare con più frequenza per sostenere i ragazzi – conclude Samorì – Nessuno di loro è un professionista del settore ma a loro serve una opportunità per diventarlo". E a fargli eco è Martina, che ha iniziato il suo percorso in cucina: "L’importante è il lavoro".

Monia Savioli