ANDREA COLOMBARI
Cronaca

A Massa ancora droga e pistola. Arrestato un tunisino con Beretta

Ora l’uomo è ai domiciliari. Si tratta in meno di 48 ore. della seconda operazione. con sequestro di armi.

Ora l’uomo è ai domiciliari. Si tratta in meno di 48 ore. della seconda operazione. con sequestro di armi.

Ora l’uomo è ai domiciliari. Si tratta in meno di 48 ore. della seconda operazione. con sequestro di armi.

Mercoledì scorso i carabinieri hanno trovato a casa sua a Massa Lombarda 450 grammi di hashish e 8 grammi di cocaina. Ma a destare un certo allarme, è il resto del materiale individuato nell’abitazione del diretto interessato, un 41enne di origine tunisina già noto alle forze dell’ordine sempre per stupefacenti: ovvero una scacciacani, vari caricatori con munizioni e soprattutto una Beretta calibro 9 corto. Si tratta di una pistola particolare visto che è stata fabbricata in Italia e che è destinata all’esercito romeno. E con le pistole ci si fa una sola cosa: si spara.

L’uomo, come disposto dal pm di turno Lucrezia Ciriello, è stato poi accompagnato in custodia precautelare in carcere. E ieri mattina, in videoconferenza dalla casa circondariale, davanti al gip Janos Barlotti e alla presenza del suo avvocato Luca Donelli, ha reso parziali ammissioni sostenendo in sintesi di fare uso di stupefacenti e di averne ceduto un poco. In quanto alla pistola, ha detto di averla ricevuta da un uomo del quale però non sa indicare nome o altro.

Il giudice, dopo avere convalidato l’arresto, così come chiesto dalla difesa ha concesso al 41enne i domiciliari assieme alla sua famiglia.

Nel giro di 48 ore si è trattato della seconda operazione a Massa Lombarda con sequestro di pistola e droga a carico sempre di cittadini di origine magrebina. Le due indagini non sembrano però avere alcun legame. All’alba di lunedì la polizia aveva arrestato tre persone di origine marocchina - due uomini e una donna di 27, 32 e 51 anni - rinvenendo appunto anche una pistola risultata rubata nel Milanese nel 1998. In particolare gli agenti del commissariato di Lugo e della squadra mobile di Ravenna, con la collaborazione di una unità cinofila della guardia di Finanza, avevano sequestrato in una prima abitazione oltre quattro etti di cocaina e quattro etti e mezzo etti di hashish rinvenuti assieme a circa 2.600 euro nella disponibilità del primo degli arrestati: l’uomo aveva pure un revolver calibro 32, il cui furto era stato denunciato in passato, e due pistole scacciacani. Alla fine era stato portato in carcere come disposto dal pm di turno Angela Scorza.

Nel contesto della medesima operazione, in un altro appartamento della stessa cittadina romagnola, i poliziotti avevano rinvenuto 30 grammi di cocaina e 30 grammi di hashish, bilance di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi: in questo caso l’arresto aveva riguardato madre e figlio conviventi, poi portati in carcere. Nell’udienza di convalida di mercoledì mattina davanti al gip Barlotti, i tre, difesi dagli avvocati Francesco Manetti e Riccardo Ferniani, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Alla fine il giudice, dopo avere convalidato gli arresti, aveva deciso per la custodia cautelare in carcere per il primo arrestato, per l’obbligo di firma per il secondo e aveva liberato la donna.

a.col.