ANDREA COLOMBARI
Cronaca

"Abusata a Villa Azzurra". L’infermiere ai domiciliari

Il 36enne è stato scarcerato in seguito all’istanza del suo legale. Dopo l’apertura del procedimento disciplinare interno si era dimesso

Un infermiere in una foto di repertorio

Un infermiere in una foto di repertorio

Ravenna, 26 gennaio 2025 – Su richiesta del suo legale, ha ottenuto gli arresti domiciliari l’infermiere 36enne originario del Mezzogiorno, finora incensurato e finito in carcere la mattina del 17 gennaio scorso con l’accusa di avere violentato una paziente poco più che ventenne del Milanese in una clinica convenzionata di Riolo Terme, Villa Azzurra.

A deciderlo, lo stesso gip Janos Barlotti che aveva emesso la misura cautelare su richiesta del pm Stefano Stargiotti alla luce dell’interrogatorio di garanzia di mercoledì scorso nel quale l’indagato, difeso dall’avvocato Pietro Chianese, aveva in estrema sintesi non solo detto che il rapporto era stato consenziente: ma che la ragazza si era fatta avanti per prima. Lui, ha spiegato il suo legale, in seguito a quell’episodio si era nel giro di breve dimesso dalla struttura. Ora, in ragione della misura cautelare, risulta in ogni caso sospeso dal suo ordine professionale.

Da parte sua la struttura psichiatrica riolese ha fatto sapere che non appena venuta a conoscenza dei fatti, aveva provveduto a sospendere immediatamente il dipendente aprendo un procedimento disciplinare a suo carico, conclusosi con le immediate dimissioni del lavoratore in questione. Contestualmente la direzione di Villa Azzurra aveva presentato un immediato esposto ai carabinieri mettendosi a disposizione delle autorità per fornire ogni elemento utile sulla vicenda.

"Quanto accaduto - ha precisato la clinica - ci lascia stupefatti e amareggiati. Fra i nostri obiettivi prioritari è compresa la prevenzione di condotte non rispettose della cura della persona; nella nostra struttura vengono applicate rigide procedure, corsi obbligatori periodici di formazione sul trattamento dei pazienti, anche specifici, e dedicati alla conoscenza del disturbo e alle distanze da tenere sul piano relazionale. Desideriamo comunque sottolineare che alla struttura non erano mai giunte segnalazioni di alcun genere sul dipendente oggetto delle indagini".

L’episodio attribuito dagli inquirenti al 36enne risale a fine 2024. Le indagini dei carabinieri della Stazione di Riolo Terme e del nucleo Operativo della Compagnia di Faenza, puntano ora a sgombrare il campo da ogni dubbio e a vagliare altri comportamenti eventualmente censurabili del 36enne.

Sempre per quanto riguarda la medesima struttura riolese, è in corso un processo in abbreviato su un altro infermiere, un 33enne, ora ai domiciliari e all’epoca dei fatti dipendente e accusato di avere abusato di quattro giovani pazienti. In questo caso le imputazioni sono relative a un periodo compreso tra novembre 2022 e gennaio 2023 quando, secondo le indagini coordinate sempre dal pm Stargiotti, l’infermiere, durante i turni di notte, avrebbe abusato di due giovani con coercizione e di due sfruttando la loro condizione e il proprio ruolo professionale.

a.col.