ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Abusate da una guardia medica, l’appello della procura di Ravenna: “Donne, fatevi avanti senza timori”

In questi giorni una quarta paziente si è rivolta agli inquirenti per riferire la sua esperienza. Gli abusi sarebbero avvenuti in ambulatorio a Lido Adriano e Pinarella e in casa a Milano Marittima

Le pazienti hanno riferito comportamenti inappropriati da parte del medico durante le visite (foto di repertorio)

Le pazienti hanno riferito comportamenti inappropriati da parte del medico durante le visite (foto di repertorio)

Ravenna, 2 ottobre 2024 – La procura di Ravenna ha lanciato un appello per le pazienti del medico finito nei giorni scorsi ai domiciliari nella sua abitazione di Roma con l’accusa di avere abusato di almeno tre donne che si erano rivolte a lui per essere visitate. In particolare chi nelle manovre del 68enne - nato in Libia, specializzato in Urologia, ora in pensione e fino a inizio mese scorso guardia medica turistica estiva per l’Ausl Romagna sul litorale ravennate - abbia ravvisato possibili anomalie, si faccia pure avanti senza timore contattando la caserma dei carabinieri di Milano Marittima, che sta portando avanti le indagini coordinate dal pm Lucrezia Ciriello. O comunque rivolgendosi alla caserma dell’Arma più vicina a casa: del resto tra le pazienti che sin qui hanno deciso di parlare figurano anche due turiste (una cesenate e l’altra marchigiana) oltre a una ravennate.

Non solo: dopo la pubblicazione della notizia, una quarta donna si è fatta avanti con gli inquirenti per raccontare della sua esperienza con il 68enne. L’appello lanciato dal procuratore capo Daniele Barberini ha evidentemente proprio questo scopo: non lasciare che potenziali vittime covino in solitudine dubbi sull’operato del medico in questione magari temendo che - come pensato a caldo da alcune delle pazienti finora ascoltate - sia una questione della parola dell’una contro quella dell’altro.

In quanto al medico, difeso dall’avvocato cesenaticense Giovanni Lorenzo Gusella, nell’interrogatorio di garanzia di lunedì scorso davanti al gip Andrea Galanti si era avvalso della facoltà di non rispondere in attesa di esaminare tutti gli atti finora messi a disposizione della magistratura.

Secondo quanto finora contestato dall’accusa, nel corso di visite a ridosso della fine dell’incarico estivo - in due casi negli ambulatori di Pinarella di Cervia e Lido Adriano e nel terzo in un’abitazione di Milano Marittima -, il 68enne avrebbe approfittato della situazione. In una occasione avrebbe chiesto di spogliarsi a una donna che si era rivolta a lui per una puntura d’insetto. Nella lista dell’accusa figurano perlopiù palpeggiamenti, carezze, manovre ritenute improprie e baci rubati. Le tre donne - che non si conoscono tra di loro - avevano poi deciso di segnalare il comportamento del 68enne all’Ausl Romagna, la quale aveva interpellato a stretto giro la procura.

Le audizioni delle tre e la raccolta di documentazione medica era infine approdata alla misura restrittiva notificata. Il 68enne, che deve rispondere di violenza sessuale continuata aggravata dall’abuso della propria funzione, sempre come guardia medica nel 2018 era stato attivo a Rimini; quindi tra il 2021 e il 2023 aveva operato a Cesenatico. E infine quest’anno aveva scelto i lidi ravennati. In ragione della misura cautelare si trova ora in automatico sospeso dal suo ordine professionale.