Addio a Re Artù Tramonti: volto storico del ’Pavone’

Si è spento ieri mattina a 68 anni: ha condiviso il palco della manifestazione. canora per tanto tempo. La moglie Gilda: "Il suo treno si è fermato".

Migration

[segue dalla prima]

La sua carriera inizia come musicista, suonando la batteria. Con la moglie Gilda Cossa, che coltiva la passione del canto – altro noto personaggio faentino, uno dei pilastri della Scuola di musica Sarti quando ancora era gestita dal Comune –, avevano fondato un’orchestra con un repertorio anni ‘50 e ‘60, con la quale accompagnarono per tre anni il cantante e attore di ‘musicarelli’ Achille Togliani. "Con Maurizio – racconta proprio la moglie Gilda – abbiamo anche avuto un gruppo musicale, ‘Gilda & Nova’", con un repertorio da discoteca: andavamo anche in tournée all’estero. "Nel 1981 – contiua la moglie –, dopo la fine dell’esperienza dell’orchestra per Togliani, che ci aveva portato a conoscere dei veri personaggi musicali dell’epoca, come Nilla Pizzi, per un paio di anni Maurizio aveva lavorato come autista per Castellina Pasi".

Nel 1985, per la sua grande passione del modellismo, la decisione di aprire il negozio, nella Galleria Gessi di corso Mazzini, Re Artù, un vero punto di riferimento in regione. Tramonti aveva un carattere sempre gioviale e una gran passione per i modellini, soprattutto i plastici per i trenini. "Aveva una enorme competenza – continua Gilda – per i plastici ferroviari ereditata dal nonno che lavorava in un casello ferroviario e per questo tanti venivano in negozio non solo per acquistare ma per avere consigli e per avere progetti su misura".

Maurizio Tramonti ha però fatto tanto altro. Era una figura costante per una trentina di anni con il ruolo che aveva ideato lui stesso di ‘disturbatore’, sul palcoscenico del Pavone d’Oro, ma anche il presentatore della Corsa delle bighe per il Rione Verde oltre a prestare la sua simpatia e la sua voce per eventi di moda, sfilate e condurre il karaoke nelle serate estive in tanti bagni sui lidi ravennati. "L’altra sua grandissima passione – dice ancora la moglie –, era quella del circo. Nel suo negozio aveva modellini e scriveva per una rivista di settore, In Cammino, intervistando le più grandi famiglie circensi compresi gli Orfei. Quando scoppiò, negli anni ‘80, la mania del Subbuteo, Re Artù diventò sede di un circolo dove si svolgevano travolgenti tornei di calcio in miniatura. "Adesso – conclude Gilda –, il treno di Re Artù si è fermato per sempre".

"Lui aveva la capacità di rendere leggera ogni cosa – conclude – Alessandro Bucci, storico presentatore del Pavone d’Oro –. In tutti questi anni in cui abbiamo condiviso il palco Maurizio è sempre stato un punto fermo. Quello che ti tirava fuori, in un attimo, da un momento di difficoltà. Era sufficiente che lui apparisse in scena per portare il sorriso sui volti dei bambini e dei grandi. La sua dolcezza e la sua ironia saranno insostituibili". Maurizio lascia, oltre alla moglie, le due figlie, Federica e Francesca, e le nipotine Caterina, Aurora e Benedetta. I funerali di si svolgeranno domani alle 9.15 nel piazzale della chiesa di Sant’Antonino in Borgo.

Antonio Veca